Situazione difficile, in divenire. In meno di tre mesi, la Lazio potrebbe cambiare di nuovo allenatore. Potrebbe, non dovrebbe. Perché fosse per Claudio Lotito, anche solo per una banale questione di costi, Igor Tudor resterebbe sulla panchina. Ma Tudor cosa pensa? Il clima non è propriamente disteso, per quanto le parti provino a calmare gli animi. Sono successe però diverse cose nelle ultime ore, che fanno capire quanto la situazione sia in divenire. I colloqui sono continuati e continueranno in questi giorni ed è possibile ogni scenario. Addio compreso.
Prima di tutto, i fatti. Lunedì sera a sorpresa Tudor si è presentato a Formello: appuntamento alle 18 con la dirigenza rappresentata dal ds Fabiani per capire bene quali fossero i piani di mercato. La Lazio non ha rinnovato Kamada (con un brutto botta e risposta tra il giocatore e Lotito, tra l’altro), perderà Luis Alberto e ha da gestire il caso Guendouzi. Perché il centrocampista non piace all’allenatore che già lo aveva avuto al Marsiglia, ed è ai margini nonostante il riscatto, che arriverà, a 18 milioni. Insomma, delle incompatibilità che vanno chiarite prima che il calciomercato possa davvero prendere il via. Ed è per questo che Tudor ha manifestato qualche dubbio, nonostante il contratto che lo leghi al club fino al 2025 con opzione di rinnovo per un’altra stagione.
Si valuta, molto. I dubbi dell’allenatore sono proseguiti anche dopo il confronto a Formello. Di qui, un incontro a cena con Lotito, Fabiani, Tudor e il suo agente, Seric. Non proprio un rendez-vous “programmatico”, come la Lazio ha fatto filtrare a tarda notte.
Che sia tutto in divenire, lo si capisce anche dalle altre piazze. Vincenzo Italiano, per esempio, ancora non ha firmato con il Bologna. Con i rossoblù un incontro è in programma, ma l’allenatore vuole ponderare bene ogni possibilità, e l’ipotesi Lazio lo intriga. L’outsider? Marco Baroni, che ha lasciato il Verona dopo una stagione miracolosa e che piace molto a Lotito, anche per la capacità di adattarsi senza manifestare eccessive pretese sul mercato. Non uno yesman, sia chiaro, ma una guida che ha dimostrato davvero di saper gestire diverse situazioni in questi anni, portando a casa i risultati. L’altra ipotesi, tanto clamorosa quanto al momento improbabile, sarebbe quella di un ritorno di Sarri: è stato ventilato, non ha trovato finora conferme.
Intanto, la Lazio ha chiuso per Tchaouna in attacco: 8 milioni di clausola verranno versati alla Salernitana. Chi lo allenerà, nonostante tutto, è ancora poco chiaro. Le turbolenze in casa Lazio continuano.