Dal mare alla montagna. Con l’anteprima il 2 giugno dalle 10 alle 12 della performance “The Sea of Rocks” a Dantercepies, Passo Gardena, nell’ambito della Biennale Gherdëina in collaborazione con il Festival Bolzano Danza (riproposta il 13 luglio). Nell’ambito della IX edizione della Biennale Gherdëina curata da Lorenzo Giusti e Marta Papini, Bolzano Danza presenta un evento unico che unisce la scalata, l’amore per la montagna e l’esperienza performativa. “The Sea of Rocks” è una nuova tappa del progetto a lungo termine di opere site specific. “The mountain body” dell’artista norvegese Helle Siljeholm prevede una serie di interventi coreografici, scultorei, filmici che creano una catena montuosa collegando territori montani di diversi paesi, al di là dei confini geografici. La creazione per la Biennale Gherdëina non vede solo la montagna come scenario di questa azione performativa ma anche l’esperienza visiva, fisica, spirituale. Qui i corpi dei performer entrano in un insolito scambio con il corpo più che umano della montagna per aprire in questo incontro prospettive alternative sulla natura. Nel corso di milioni di anni la collisione tra le placche continentali euro-asiatica e africana ha provocato il movimento verso l’alto che ha creato le formazioni rocciose delle Dolomiti dalle profondità del mare. Combinando complesse tecniche di arrampicata, composizione coreografica, costumi da favola e un paesaggio sonoro composto live e ascoltato in cuffia dal pubblico, la performance sul Cirspitze in Val Gardena esplora le relazioni tra montagna, mare ed erosione offrendo agli spettatori un’esperienza meditativa. In questo modo, il sito diventa il punto di partenza per una nuova narrazione sulle molteplici connessioni e interdipendenze tra uomo e natura. Anche sullo sfondo della crisi ecologica che stiamo affrontando.