Lobby

Revocato lo sciopero dei taxi del 5-6 giugno: il governo promette di varare i decreti che limitano gli Ncc. “Ha ceduto alla lobby”

I sindacati dei tassisti hanno deciso di sospendere lo sciopero nazionale di 48 ore previsto a partire da mercoledì a ridosso delle elezioni europee: sarebbe stata la seconda mobilitazione in meno di un mese. La retromarcia arriva dopo l’incontro che si è svolto stamane al ministero delle Infrastrutture e Trasporti dove i rappresentanti dei tassisti sono stati ricevuti dal viceministro Edoardo Rixi. Oltre 30 le sigle sindacali presenti, che hanno ascoltato Rixi impegnarsi ad “approvare in tempi rapidi i decreti attuativi della legge 12/19 al fine di riuscire a contrastare realmente i diffusi fenomeni di concorrenza sleale e abusivismo presenti nel settore che pregiudicano la tenuta del servizio pubblico e delle sue garanzie a tutela dell’utenza”, hanno dichiarato i sindacati. Si tratta degli annunciati “decreti Salvini” che dovrebbero limitare l’attività degli Ncc, considerati appunto concorrenza sleale dai tassisti. “Male. Una pessima notizia. Meglio uno sciopero oggi che una fregatura domani. Il Governo, evidentemente, ha ceduto alla lobby dei tassisti”, commenta il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona.

“Se per evitare uno sciopero si deve finire per dare il definitivo colpo di grazia al già pessimo servizio pubblico non di linea, molto meglio che i tassisti scioperino”, continua Dona. “Per il consumatore è preferibile sapere subito che il 5 e il 6 giugno non ci saranno i taxi, piuttosto che illudersi per tutto l’anno di poter prendere un taxi per arrivare prima a destinazione per poi essere invece costretto a rinunciarci dopo un’attesa tanto lunga e snervante quanto vana”.

I tassisti protestano da tempo contro il presunto uso illegittimo delle autorizzazioni da noleggio e “per salvaguardare la propria autonomia e indipendenza dalla schiavitù degli algoritmi e delle multinazionali”. Tra le rivendicazione, inoltre, la solita contrarietà all’aumento delle licenze. Nel frattempo il sindaco di Roma ribadisce la sua intenzione di assegnare nuove licenze. “Ci sono troppo poche licenze dei taxi. Ieri ho fatto una riunione dopo il parere dell’Art, e siamo ora al punto decisivo: a brevissimo partirà il bando per le licenze. Si partirà con 1000 nuove licenze taxi e tante nuove licenze Ncc, e soprattutto ci sarà un bacino di idonei alla licenza molto più ampio. Noi avremo un monitoraggio costante, e se ci sarà necessità potremo arrivare a numeri maggiori”, ha affermato Roberto Gualtieri.