“Cosa vuol dire attaccare Mattarella a pochi giorni dalle elezioni? Vuol dire sgomitare un po’ per cercare uno spazio politico che la Lega ha perso perché ha tagliato le sue radici. Ora mandano avanti Borghi, che è il meno credibile tra i pochi credibili che ha la Lega, così appena parla può essere smentito ritoccato o smorzato dagli altri”. Così Marco Travaglio, direttore del Fatto Quotidiano intervenendo a La7 sugli attacchi mossi da Claudi Borghi, parlamentare della Lega, contro il presidente della Repubblica. Secondo Travaglio l’uscita è strategica anche “per cercare di raccattare qualcosa, casomai non bastasse il segnale di Vannacci”. “Dopodiché – prosegue Travaglio – le frasi di Borghi non hanno nessuna conseguenza. I presidenti della Repubblica non si dimettono perché Borghi lo chiede”.
“Semplicemente è campagna elettorale di bassa lega per cercare di fregare qualche voto alla meloni che si è molto schiacciata sull’establishment europeo”, dice ancora il direttore del Fatto. Posizioni, continua, sui cui “si è schiacciata anche la Lega perché non dimentichiamo che il ministro dell’Economia, si chiama Giorgetti e insieme a Giorgetta ha firmato il patto o pacco di stabilità che è l’apoteosi dell’austerità, del ritorno all’austerità che porterà ogni anno a partire da meno 13 miliardi”. “Hanno già fatto tutto per tagliare le loro radici, non sarà certamente una sparata di Borghi a far dimenticare quello che hanno fatto”, conclude Travaglio.