Era disperso in Perù da domenica mattina, quando è precipitato da una parete del monte Cashan, 5.716 metri, sulle Ande, per l’improvviso cedimento di un cornicione di roccia. Nella notte tra lunedì e martedì il suo corpo è stato ritrovato. Tomas Franchini, 35enne di Madonna di Campiglio, era insieme all’alpinista cileno Cristobal Señoret, che ha lanciato l’allarme. I 15 soccorritori locali che sono stati coinvolti nelle ricerche hanno portato il corpo a valle dalla zona a valle della cresta che doveva scalare. “Hai vissuto poco, ma hai lasciato il segno. In montagna eri il migliore di tutti, con margine”, il ricordo del fratello Silvestro.

Nota guida alpina delle Dolomiti, Franchini aveva alle spalle numerose imprese: ha scalato il Monte Edgar, nella regione del Sichuan in Cina nel 2017, ha ottenuto due candidature al Piolet d’Or e ha vinto due volte il premio “Paolo Consiglio” del Club alpino accademico italiano. La prima nel 2014 per l’ascensione del Cerro Rincon e la seconda nel 2017 per per la spedizione “Kishtwar Shivling 2016”, nel Kashmir indiano.

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