Politica

Vannacci al pranzo elettorale tra slogan fascisti e battute sulla Decima Mas. Poi il battibecco coi cronisti: “Non mi faccio interrogare da voi”

Evento elettorale nella capitale per Roberto Vannacci, nel cosiddetto Peristilio del bar della tv da ‘Vanni’ nei pressi della sede della Rai, il candidato della Lega ha incontrato la ’società civile’ romana. Evento organizzato da Fabrizio Santoni, segretario dell’Assemblea Capitolina e da Carlo Testa, avvocato e presidente dell’Associazione Nazionale del Diritto, con pranzo a buffet per 200 invitati e comizio del Generale. Vannacci confida che ci sia qualche televisione a filmare il suo intervento “così magari poi lo potrà riportare dopo” e subito lancia uno slogan di epoca fascista caro a Mussolini e Balbo: “Chi vola vale, chi non vale non vola, chi vale e non vola è un vile”. Poi ringrazia “la prima fila, la seconda fila e la decima” tra applausi e risate dei presenti. Con un sostenitore con tanto di maglietta della ‘Decima Mas’ si scatta una foto. C’è un cronista che filma la scena, così Vannacci dice a un collaboratore: “Quello è di La7, ha visto uno col tatuaggio e la collanina ed è arrivato subito”. Nel suo intervento Vannacci critica l’ipotesi di costituzione di un esercito europeo e critica “le candidature di facciata, la mia candidatura a differenza di quella di molti altri non è una presa in giro. Alcuni candidati mettono il loro nome per attirare l’attenzione ma poi non andranno mai a Bruxelles”. Al termine dell’evento elettorale facciamo notare che anche Salvini, nelle elezioni europee si candidò e poi non andò al Parlamento europeo. Una critica al leader della Lega? Vannacci guadagna rapidamente l’uscita dal locale senza rispondere nel merito. “Non mi piace parlare degli altri” risponde ai cronisti. Ma di “altri candidati” aveva parlato proprio nel suo comizio. Poi alle domande su temi europei Vannacci si oppone. “Non mi faccio interrogare dia lei – dice a un cronista – scelgo io i temi di cui parlare”.