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Gianluca Grignani: “Sono stato molestato durante un campo estivo del Coni, è stavo devastante per me. Lo dico adesso per denunciare”

Il cantautore ha presentato la sua biografia Residui di rock'n'roll in una lunga intervista a Repubblica

di F. Q.
Gianluca Grignani: “Sono stato molestato durante un campo estivo del Coni, è stavo devastante per me. Lo dico adesso per denunciare”

Si chiama Residui di rock’n’roll l’autobiografia di Gianluca Grignani edita da San Paolo e raccontata dal cantautore in una lunga intervista a Repubblica: dalla verità sull’arresto nel 2014 (“Era importante che le persone conoscessero la mia versione su quello che è successo durante quella cena in estate con amici e familiari. È tutto scritto lì”), alla formazione data dalla mamma che da piccolo gli ha “fatto conoscere Eric Clapton” e fino alle sue ispirazioni: “John Lennon una volta disse che i Beatles avevano inventato quello che non c’era. Negli anni Novanta ho inventato qualcosa anche io. Solo che ero come un bambino che gridava in una culla. Adesso so come funzionano le cose”. Se dovesse raccontare la sua vita sceglierebbe una app per rendere noti aneddoti come quella volta che incontrò Pino Daniele e gli disse “Pino, ci facciamo una canna?’, risposta ‘Guagliò, io nella mia vita mi sono già fumato tutti i Campi Flegrei…'”. Poi, un tema doloroso e l’aiuto che gli danno i figli: “Vivo un periodo non facile. La depressione porta a chiederti se ciò che hai fatto e ciò che farai è abbastanza. Ma loro mi danno tutta la forza necessaria per reagire”. Le molestie subite da piccolo durante un capo scuola del Coni: “È successo tanti anni fa ed è stato devastante per me. L’ho fatto per denunciare: queste cose accadono ancora”. C’è tanto nell’intervista e c’è da scommettere che anche la biografia valga la pena.

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