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Il premier slovacco Fico perdona il suo aggressore ma poi dice: “Un messaggero del male e dell’odio politico”

Il premier slovacco Robert Fico è tornato a parlare dopo l’attentato del 15 maggio scorso di cui è rimasto vittima. E lo ha fatto con un video, dal titolo “Perdono e avverto“, postato sui suoi canali social e della durata di circa 14 minuti. Le sue prime parole sono nei confronti del suo aggressore che lo stesso premier definisce “un messaggero del male e dell’odio politico che l’opposizione fallita e frustrata ha sviluppato in Slovacchia in proporzioni inimmaginabili“. Il primo passo però, è “il perdono“: “Non provo alcun odio nei confronti dell’individuo che mi ha sparato”, aggiungendo che non chiederà un risarcimento né intraprenderà azioni legali contro di lui. Poi punta il dito contro i media antigovernativi, l’opposizione e le ong che, secondo Fico, hanno banalizzato il tentativo di ucciderlo.

Non solo. Fico fa sapere che tutto procede in modo ottimale e potrebbe tornare al lavoro tra la fine di giugno e l’inizio di luglio. Nel filmato, si vede il premier della Slovacchia seduto su una sedia. Indossa una camicia chiara ed è notevolmente più magro rispetto a prima dell’attentato. A ferirlo i cinque colpi di pistola esplosi da un uomo di 71 anni che lo aveva aspettato all’uscita di una riunione di governo a Handlova, vicino Bratislava. L’aggressore era stato subito arrestato. Poi la corsa in ospedale dove il premier, avevano riferito il governo slovacco, era “in pericolo di vita” e dopo un’operazione di 4 ore, si trovava in coma farmacologico. Ma in tarda serata, le sue condizioni erano migliorate e il vicepremier Tomas Taraba aveva chiarito alla Bbc che “l’operazione era andata bene e Fico sopravviverà“. Gli spari, infatti, non avevano danneggiato le arterie principali.