Non c’è solo Jannik Sinner al Roland Garros. La terra rossa di Parigi si tinge infatti sempre di più d’azzurro. Jasmine Paolini compie un’impresa incredibile e conquista la sua prima semifinale Slam battendo la numero 4 del mondo Elena Rybakina con il punteggio di 6-2 4-6 6-4. Un match perfetto, che riporta un’italiana al penultimo atto del torneo parigino a distanza di due anni (Trevisan nel 2022). Paolini diventa così la quarta italiana ad arrivare a questo punto del Roland Garros, dopo Francesca Schiavone, Sara Errani e, appunto, Martina Trevisan. Un traguardo memorabile che racchiude al suo interno una bellissima sorpresa. I 720 punti della semifinale consentono a Paolini di entrare per la prima volta anche nella top 10 del ranking Wta. Da lunedì 10 giugno sarà la nuova numero 10 del mondo. Insomma, sono giorni storici per il tennis italiano. Adesso per lei ci sarà una tra la 17enne Mirra Andreeva e la numero 2 mondiale Aryna Sabalenka.

Jasmine Paolini a Parigi ha trovato (per ora) il punto di alto e prestigioso della carriera. Qualcosa di sorprendente, ma assolutamente sensato. La semifinale al Roland Garros è infatti il risultato di un processo di crescita tennistica imprevedibile, iniziato un anno fa. Precisamente al primo turno di Wimbledon, quando la sconfitta contro Petra Kvitova aveva dato alla toscana la certezza di potersela giocare anche contro le migliori. La prova che i margini di miglioramento erano ancora grandi e inesplorati. Un percorso costruito mattoncino dopo mattoncino insieme a Renzo Furlan (l’allenatore del trionfo di Francesca Schiavone al Roland Garros 2010) – passato dagli ottavi di finale agli Australian Open e dal titolo al Wta 1000 di Dubai – e che adesso costringe la Paolini a guardare tutto da un’altra prospettiva. Quella di una top 10, di una semifinale Slam.

La partita, il primo set – Due palle break. Sono quelle che arrivano immediatamente in favore di Paolini, sfruttando l’avvio contratto della Rybakina. Una dopo l’altra le chance vengono annullate. Ma l’azzurra non demorde, spinge e se ne procura una terza. È quella buona, grazie a un ottimo rovescio incrociato. L’approccio della Paolini è aggressivo, le idee chiare. Consente di confermare l’allungo e non solo. La kazaka regala altre due occasioni, prima di scuotersi con quattro prime di servizio vincenti. Il passare dei minuti non smorza l’inerzia iniziale. Altra palla break per Paolini, e nuovo salvataggio della numero 4 del mondo. Questa volta è un errore con il diritto dell’azzurra a vanificare tutto. I turni di battuta della kazaka continuano ad essere però momenti delicati, in cui gli errori si susseguono senza fine. Risultato: altre tre occasioni per Paolini. Le prime due vengono di nuovo disinnescate dalla Rybakina, ma non la terza. Il diritto della campionessa di Wimbledon finisce lungo: 5-2. È il doppio break che certifica il primo set perfetto dell’azzurra, chiuso con l’ennesimo rovescio fuori di metri di Rybakina: 6-2.

Il ritorno di Rybakyna – L’alba del secondo set è l’occasione per azzerare tutto. Rybakina prova ad alzare il ritmo, la profondità aumenta, i tanti errori però rimangono. Paolini tiene il servizio iniziale e poi dà un altro strappo alla sfida. Nuova palla break, rovescio incrociato, break. Esattamente come era accaduto all’inizio del primo parziale. Stavolta però la kazaka si scuote e si costruisce quattro chance per recuperare. L’ultima è quella buona, con una grandissima risposta di rovescio: 2-2. Paolini stringe i denti, alza la difesa quando serve e poi approfitta dell’andamento altalenante che continua a caratterizzare la prestazione della kazaka. Il diritto di Rybakina è di nuovo fuori misura: 4-3 e servizio. La tensione ora inizia a farsi sentire, i punti pesano, e l’azzurra subisce il primo passaggio a vuoto. Da 40-15 subire il contro-break: 4-4. Il match di colpo si è girato, Rybakina adesso è entrata nel match. La kazaka si guadagna un set-point e lo sfrutta al meglio. Il recupero della Paolini finisce lungo: 6-4.

Festa Jasmine – Il parziale appena perduto non disunisce però la toscana. Break Paolini, contro-break Rybakina. nuovo break per l’azzurra, nuovo contro-break della kazaka. Comincia così il terzo decisivo set, all’insegna della combattività e della tensione al servizio. Una fase che lascia presto il posto all’alternarsi dei turni di battuta senza chance. Fino al 4-4. Qui Paolini si crea due palle break. La prima è quella buona, con l’errore con il diritto di Rybakina. Lo stesso fondamentale che finisce lungo poco dopo per il match point. L’errore che anticipa il momento più atteso. Questa volta a finire lungo è il rovescio della kazaka: 6-4 Paolini. È grande festa azzurra a Bois de Boulogne.

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