Marc Marquez ha realizzato un colpo da maestro. In meno di un anno, è riuscito a passare dalla Honda alla Ducati ufficiale, confermandosi non solo come un campione in pista, ma anche come un abile stratega fuori. Solo un anno fa vedeva più spesso la polvere che il podio, oggi è tornato a lottare per la vittoria e dalla prossima stagione salirà sulla moto che tutti i piloti vogliono, la migliore al mondo. D’accordo, Marquez è pur sempre mister 8 Mondiali vinti, il talento più puro che ci sia in circolazione nel paddock. Ma oggi ha 31 anni e dopo cadute, operazioni e altre cadute, non era così scontato che potesse ancora ritrovare una via verso la vetta. Invece ha pianificato ogni mossa con precisione, muovendosi come un giocatore di scacchi che prepara il matto in due mosse. Il suo manico, poi, ha fatto il resto in pista.

La strategia di Marquez
Il primo passo è stato prendersi un posto in un team satellite Ducati, accontentandosi anche del team Gresini, che l’anno precedente era stato il peggiore fra le scuderie motorizzate Ducati. Marquez ha rinunciato ad essere il volto e il marchio di un brand mondiale come la Honda, con la quale aveva vinto tutto, per ripartire dalle retrovie e senza troppe pressioni. Un ottimo modo per testare immediatamente il feeling con la Desmosedici, per riprovare l’ebrezza di guidare una moto veloce e competitiva. Non ha ancora ottenuto un successo, ma Marquez ha subito dimostrato di trovarsi a suo agio con la nuova moto, preparando il terreno per la mossa successiva.

Il suo vero obiettivo, infatti, era entrare nel team ufficiale e avere la stessa moto di Francesco Bagnaia. Marquez ha mostrato la sua abilità strategica non solo in pista ma anche fuori, riuscendo in pochi mesi a ottenere ciò che Jorge Martin inseguiva da anni. Il capolavoro si è concretizzato durante la conferenza stampa del Mugello, quando Marquez ha dichiarato: “Pramac non è un’opzione per me“. Un modo per mettere pressione alla Ducati, che ha temuto di perdere l’otto volte campione del mondo e il pilota più famoso dell’intero paddock. Quello che porta più visibilità, più sponsor, più introiti. Di fronte a un bivio, la Ducati ha scelto Marquez, lasciando Jorge Martin all’Aprilia.

La nuova sfida per Bagnaia
Ora, Pecco Bagnaia dovrà affrontare una nuova sfida: convivere con Marc Marquez. Una coppia che sulla carta sembra da sogno, ma che porterà tanta tensione all’interno del team. Ducati dovrà gestire con attenzione questa dinamica, poiché Marquez porta con sé un livello di pressione e aspettative decisamente superiore a quello di Bastianini o Martin. Non si può non sottolineare che Bagnaia è un “figlio” della VR46 Academy di Valentino Rossi, il cui rapporto con Marquez è deteriorato dal controverso GP di Malesia 2015. Un primo scontro in pista tra Bagnaia e Marquez c’è già stato a Portimao, senza dimenticare le accuse di Bagnaia al fratello Alex Marquez durante il weekend al Mugello.

Bagnaia, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, aveva espresso il suo desiderio che Enea Bastianini rimanesse nel team: “Con Enea ho un buon rapporto, ci conosciamo da sempre. Lavoriamo bene insieme, creando un bel clima“. Riguardo alla possibilità di avere Marc Marquez come compagno di squadra, Bagnaia ha detto: “Porterà la sua esperienza e sarà importante per lo sviluppo. A me sinceramente cambia poco, io lavoro per me stesso e con la mia squadra”. Il tre volte campione del mondo ha ribadito l’aspetto della serenità: “La cosa più importante è mantenere questo clima nel box, ma sono sicuro che non cambierà”. E ha voluto ricordare un altro aspetto: “Martin e Marquez nei loro team, oggi, non hanno niente di meno di quel che ho io qui”. Insomma, la battaglia a parole è già cominciato. Continuerà in pista.

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