“Il cratere ospita un bosco secolare con alberi, in particolare querce, che hanno anche 500 anni di vita”. A spiegare i tesori contenuti nella riserva naturale del Cratere degli Astroni è Giovanni La Magna, naturalista e collaboratore dell’oasi gestita dal WWF. “È uno dei crateri meglio conservati di tutti i Campi Flegrei e questa sua struttura ha permesso una conservazione dal punto di vista naturalistico – prosegue La Magna – qui non è mai entrata l’attività antropica, si è salvato da tutto l’abusivismo edilizio”. Pochi giorni fa, proprio nei pressi del Cratere degli Astroni è stata registrata una scossa di magnitudo 1.7 a 2,2 chilometri di profondità. La riserva è stata istituita dal Ministero per l’Ambiente nel 1987 ed è gestita da WWF Italia. Nelle immagini il rigoglioso bosco di 250 ettari.
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