Nella Giornata mondiale dell’Ambiente arriva la conferma: quello del 2024 è stato il maggio più caldo mai registrato a livello globale e, con questo dato, registrato dal Copernicus Climate Change Service, è stata raggiunta la serie degli ultimi dodici mesi, un intero anno. Si tratta del dodicesimo mese consecutivo, infatti, per il quale la temperatura media globale raggiunge un valore record per il mese corrispondente. Sulla base dei dati ERA5, il Copernicus Climate Change Service, finanziato dalla Commissione Europea, ha osservato che a maggio 2024 la temperatura media globale dell’aria superficiale è stata di 0,65°C superiore alla media del periodo 1991-2020. Il trend era stato illustrato già a febbraio scorso da Carlo Buontempo, direttore del Copernicus Climate Change Service a FQ Millennium. I dati sono stati pubblicati durante la Giornata mondiale dell’Ambiente, a supporto delle parole pronunciate dal segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres: “Il nostro pianeta sta cercando di dirci qualcosa. Ma sembra che non stiamo ascoltando. Stiamo frantumando i record globali della temperatura e raccogliendo la tempesta. È tempo di crisi climatica. Ora è il momento di mobilitarsi, agire e dare risultati”. Tutto nei giorni in cui l’India vive l’inferno: il caldo estremo ha ucciso 85 persone nel giro di 24 ore, costringendo a chiudere le scuole con una settimana di anticipo.

I dati registrati da Copernicus – La serie di dodici mesi è confermata dalla pubblicazione da parte dell’Organizzazione meteorologica mondiale e dell’Ufficio Meteorologico del Regno Unito del loro aggiornamento sulle previsioni climatiche, che sintetizza le previsioni annuali e decennali per il prossimo futuro, ossia per il periodo 2024-2028. Un lavoro dal quale è possibile desumere, tra le altre cose, che probabilmente almeno uno dei prossimi cinque anni sarà il più caldo mai registrato, battendo così il record del 2023. Nel frattempo, la temperatura media globale per maggio 2024 è stata di 1,52°C superiore alla media preindustriale del periodo 1850-1900, segnando l’undicesimo mese consecutivo (da luglio 2023) pari o superiore a 1,5°C. Rispetto agli ultimi 12 mesi (giugno 2023 – maggio 2024), invece, non solo la temperatura media globale è la più alta mai registrata, pari a 0,75°C sopra la media del periodo 1991-2020, ma anche di 1,63°C sopra la media preindustriale del periodo 1850-1900.

Il direttore Buontempo: “Viviamo in tempi senza precedenti” – “È scioccante, ma non sorprendente che abbiamo raggiunto questa serie di dodici mesi consecutivi” commenta Carlo Buontempo. E aggiunge: “Anche se questa sequenza di mesi da record alla fine verrà interrotta, il segno generale del cambiamento climatico rimane e non vi è alcun segno in vista di un cambiamento in tale tendenza”. Non deve trarre in inganno, dunque, il fatto che l’Italia stia vivendo un anno, almeno per il momento, meno siccitoso rispetto al 2023. Non deve trarre in inganno, anche guardando a quello che sta accadendo in India e in altre aree del mondo. In India l’ondata di caldo dei giorni scorsi è stata ancora più catastrofica di quella del 2023. “Viviamo in tempi senza precedenti, ma abbiamo anche capacità senza precedenti nel monitorare il clima e questo può aiutare a orientare le nostre azioni. Questa serie di mesi più caldi – spiega Buontempo – sarà ricordata come relativamente fredda, ma se riusciamo a stabilizzare le concentrazioni di gas serra nell’atmosfera in un futuro molto prossimo potremmo essere in grado di tornare a queste temperature ‘fredde’ entro la fine del secolo”.

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