Il rapper ed ex membro della Dark Polo Gang, Tony Effe, con “Sesso e Samba” in duetto con Gaia sarà molto probabilmente al comando dei tormentoni estivi. Ma il successo in classifica stride con le polemiche che stanno fioccando in merito ad alcune dichiarazioni emerse nel podcast “BSMT” di Gianluca Gazzoli. Durante l’adolescenza il rapper viveva a Roma Centro.
“Quando stavo al Liceo mio padre mi dava 150 euro a settimana di paghetta. Nel senso, che ci devo fare?“. Alla lecita obiezioni di Gazzoli sul fatto che in effetti la cifra non era poca, la risposta è stata: “Per me 150 euro erano pochi. A 17 anni comunque già fumavo e già avevo il motorino. Ero un povero del centro. La mia rivalsa era economica, non vengo dalle case popolari, ma abitavo in una casa da 90 metri quadri e mi sentivo inferiore quando andavo a casa del figlio di X che aveva la casa con la piscina a Capalbio”.
Dichiarazioni che hanno sollevato un polverone tra i commenti della clip postata sul profilo Instagram del podcast: “Quando non si lavorano, i soldi non hanno valore”, “Il presentatore disperatamente sta cercando di estorcergli una qualche forma di etica o nobili motivazioni ma nulla lui insiste che voleva solo i soldi”, “Adesso inizio a bestemmiare” e “600 euro al mese a 17 anni senza far niente e si lamenta”. Sono solo alcuni degli utenti che hanno espresso la loro perplessità in merito alle dichiarazioni di Tony Effe.
Nel frattempo a meno di due settimane dalla sua pubblicazione, “Sesso e Samba” ha già raggiunto la numero 1 nelle classifiche di Spotify, Apple Music e Amazon Music, con oltre 5 milioni di stream e oltre 2 milioni di views del videoclip su YouTube, girato in una discarica di automobili e trasformata in un palcoscenico da strada a ritmo di samba.
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