Da nove mesi la vita della comunità di 2mila abitanti è drasticamente cambiata
C’è chi oggi pagherebbe oro per vivere isolato e lontano dai continui input continui dei media e del Web. Eppure la comunità Marubo di poco più di 2mila abitanti, una tribù dell’Amazzonia, ha vissuto in estrema serenità fino a nove mesi fa. Infatti ad irrompere nella vita dei poveri amazzoni è arrivata la tecnologia spinta dai satelliti Starlink di Elon Musk che hanno connesso la piccola comunità al resto del mondo. Da quel momento gli sconosciuti smartphone e computer hanno ribaltato uno stile di vita millenario.
Il risultato? Lo spiega al New York Times la 73enne Tsainama Marubo, la più anziana del villaggio: “Internet per noi è stato come un terremoto. Non abbiamo avuto il tempo di capire, studiare, imparare a usarlo. È stato uno shock. Da questi schermi si apriva un mondo a noi sconosciuto. Come le chat con i propri cari lontani e la possibilità di chiedere aiuto in caso di emergenza. Ma le cose ora sono peggiorate. Sono tutti lì, concentrati sui telefonini. Sono diventati pigri. Non parlano, non lavorano, non si muovono. Sono come imbambolati. Scorrono le immagini, leggono con il traduttore, navigano ore e ore immersi in un coma che spaventa”.
Nonostante questo nessuno ha chiesto di porre fine al flusso della tecnologia. Anche la piccola tribù si è allineata al resto del mondo. Nel bene e nel male.