Davanti alle telecamere i sorrisi, le pacche sulle spalle, le celebrazioni per l’evento ormai pronto all’esordio. Ma lontano dai riflettori non c’è nessuna voglia di festeggiare: perfino European Athletics – la massima associazione continentale – ammette che gli Europei italiani sono un autentico “disastro”. Giovedì, al salone d’onore del Coni sono stati presentati in pompa magna gli Europei di Roma 2024, al via venerdì 7 giugno fino a mercoledì 12. C’erano le stelle dell’atletica italiana, Tamberi, Jacobs, Furlani, e i vertici nazionali e internazionali, il presidente della FederAtletica e della Fondazione, Stefano Mei, e Dobromir Karamarinov, n.1 di European Athletics. Tutti felici e sorridenti, ma solo per circostanza. Le foto di rito stridono con il clima testo che si respira tra gli organizzatori e le pesanti comunicazioni che Il Fatto è riuscito a intercettare, relativamente alla mancata vendita dei biglietti: un clamoroso flop che rischia di mostrare in eurovisione uno stadio Olimpico semideserto e una manifestazione di secondo rango che non interessa quasi a nessuno.
Come svelato dal Fatto negli scorsi giorni, a poche ore dall’inaugurazione sono stati venduti appena 80mila biglietti, su sei giorni di gare, inclusi quelli scontati o regalati. Siamo fermi al 30-35% della disponibilità. E parliamo di una capienza già ridotta dai 65mila abituali dell’Olimpico a meno di 40mila posti, per le necessità dell’atletica (pedana dei salti, maxi-schermi, zona tecnici e fotografi, ecc.). La media è di circa 15mila spettatori al giorno, ma se consideriamo che la serata di sabato con i 100 metri di Jacobs sarà quasi sold-out, ci saranno sessioni da 4-5 mila presenti. È vero che i numeri dell’atletica non sono certo quelli del pallone, ma qui si rischia la figuraccia.
Non è solo un giudizio del fatto.it, ma anche quello di European Athletics, associazione che sta all’atletica un po’ come la Uefa sta al calcio ed è titolare dell’evento. In una mail riservata indirizzata la settimana scorsa alla Fondazione, il Ceo Christian Milz evidenzia tutti i settori rimasti invenduti anche per le sessioni serali, quelle in teoria più appetibili, e usa parole molto dure nei confronti dell’organizzazione italiana: “Per essere onesti con voi, questo è un disastro”, si legge nella missiva che Il Fatto ha potuto visionare, e che si conclude con la richiesta di misure urgenti. “Ad oggi questa è la nostra sola e unica priorità”. Non risulta che da allora la situazione sia troppo cambiata. Il Comitato aveva fissato inizialmente il prezzo dei biglietti sulla base di un benchmark internazionale sugli ultimi eventi, ma la prevendita è stata deludente, vuoi per la portata marginale dell’evento in sé, vuoi per la scarsa promozione. Già prima dell’ultimatum da Losanna erano stata lanciati sconti massicci del 30-40%, e ormai i ticket vengono praticamente regalati, con l’iniziativa dell’ingresso a 1 euro per studenti e insegnanti nella giornata inaugurale, nel tentativo disperato di riempire le tribune.
Non è nemmeno la prima volta, del resto, che European Athletics si mostra così critica: già a settembre 2021 i vertici continentali avevano bacchettato l’Italia, facendo capire di essersi pentiti di averci assegnato la manifestazione; e poi di nuovo l’ottobre scorso, quando Losanna aveva puntato il dito proprio contro il ticketing, previsione che si è rivelata purtroppo esatta. I biglietti invenduti – che si ripercuotono inevitabilmente anche sul bilancio della Fondazione – sono comunque solo uno degli aspetti negativi, l’ultimo in ordine cronologico nel percorso di avvicinamento a Roma 2024, che è stato un autentico calvario: dalle beghe interne alla FederAtletica e la costituzione di due Comitati diversi, ai veti politici del Comune e dell’assessore Onorato sulla scelta del direttore generale e poi sulla definizione dei contributi, passando per tutta una serie di contrattempi e ritardi che hanno condizionato pesantemente la buona riuscita di un evento che è costato allo Stato circa 13 milioni di euro. Soldi pubblici spesi per un “disastro”: ormai lo dice pure European Athletics.
Twitter: @lVendemiale
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“Gli Europei di atletica organizzati a Roma dall’Italia sono un autentico disastro”: la federazione continentale è impietosa
Davanti alle telecamere i sorrisi, le pacche sulle spalle, le celebrazioni per l’evento ormai pronto all’esordio. Ma lontano dai riflettori non c’è nessuna voglia di festeggiare: perfino European Athletics – la massima associazione continentale – ammette che gli Europei italiani sono un autentico “disastro”. Giovedì, al salone d’onore del Coni sono stati presentati in pompa magna gli Europei di Roma 2024, al via venerdì 7 giugno fino a mercoledì 12. C’erano le stelle dell’atletica italiana, Tamberi, Jacobs, Furlani, e i vertici nazionali e internazionali, il presidente della FederAtletica e della Fondazione, Stefano Mei, e Dobromir Karamarinov, n.1 di European Athletics. Tutti felici e sorridenti, ma solo per circostanza. Le foto di rito stridono con il clima testo che si respira tra gli organizzatori e le pesanti comunicazioni che Il Fatto è riuscito a intercettare, relativamente alla mancata vendita dei biglietti: un clamoroso flop che rischia di mostrare in eurovisione uno stadio Olimpico semideserto e una manifestazione di secondo rango che non interessa quasi a nessuno.
Come svelato dal Fatto negli scorsi giorni, a poche ore dall’inaugurazione sono stati venduti appena 80mila biglietti, su sei giorni di gare, inclusi quelli scontati o regalati. Siamo fermi al 30-35% della disponibilità. E parliamo di una capienza già ridotta dai 65mila abituali dell’Olimpico a meno di 40mila posti, per le necessità dell’atletica (pedana dei salti, maxi-schermi, zona tecnici e fotografi, ecc.). La media è di circa 15mila spettatori al giorno, ma se consideriamo che la serata di sabato con i 100 metri di Jacobs sarà quasi sold-out, ci saranno sessioni da 4-5 mila presenti. È vero che i numeri dell’atletica non sono certo quelli del pallone, ma qui si rischia la figuraccia.
Non è solo un giudizio del fatto.it, ma anche quello di European Athletics, associazione che sta all’atletica un po’ come la Uefa sta al calcio ed è titolare dell’evento. In una mail riservata indirizzata la settimana scorsa alla Fondazione, il Ceo Christian Milz evidenzia tutti i settori rimasti invenduti anche per le sessioni serali, quelle in teoria più appetibili, e usa parole molto dure nei confronti dell’organizzazione italiana: “Per essere onesti con voi, questo è un disastro”, si legge nella missiva che Il Fatto ha potuto visionare, e che si conclude con la richiesta di misure urgenti. “Ad oggi questa è la nostra sola e unica priorità”. Non risulta che da allora la situazione sia troppo cambiata. Il Comitato aveva fissato inizialmente il prezzo dei biglietti sulla base di un benchmark internazionale sugli ultimi eventi, ma la prevendita è stata deludente, vuoi per la portata marginale dell’evento in sé, vuoi per la scarsa promozione. Già prima dell’ultimatum da Losanna erano stata lanciati sconti massicci del 30-40%, e ormai i ticket vengono praticamente regalati, con l’iniziativa dell’ingresso a 1 euro per studenti e insegnanti nella giornata inaugurale, nel tentativo disperato di riempire le tribune.
Non è nemmeno la prima volta, del resto, che European Athletics si mostra così critica: già a settembre 2021 i vertici continentali avevano bacchettato l’Italia, facendo capire di essersi pentiti di averci assegnato la manifestazione; e poi di nuovo l’ottobre scorso, quando Losanna aveva puntato il dito proprio contro il ticketing, previsione che si è rivelata purtroppo esatta. I biglietti invenduti – che si ripercuotono inevitabilmente anche sul bilancio della Fondazione – sono comunque solo uno degli aspetti negativi, l’ultimo in ordine cronologico nel percorso di avvicinamento a Roma 2024, che è stato un autentico calvario: dalle beghe interne alla FederAtletica e la costituzione di due Comitati diversi, ai veti politici del Comune e dell’assessore Onorato sulla scelta del direttore generale e poi sulla definizione dei contributi, passando per tutta una serie di contrattempi e ritardi che hanno condizionato pesantemente la buona riuscita di un evento che è costato allo Stato circa 13 milioni di euro. Soldi pubblici spesi per un “disastro”: ormai lo dice pure European Athletics.
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Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "Perchè il capo della polizia giudiziaria libica Almasri arrestato sabato a Torino, per la Corte Penale Internazionale colpevole di crimini di guerra e contro la dignità umana, è stato scarcerato e rimandato in Libia? È una pagina inquietante, il governo deve spiegazioni". Così su X Pierfrancesco Majorino, responsabile Politiche migratorie nella segreteria nazionale del Pd.
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "Meloni non doveva fare la guerra in tutto il globo terracqueo ai trafficanti di esseri umani e arrestarli? Oggi invece ha liberato il trafficante e torturatore libico Almasri Habish e lo ha rimandato in Libia, nonostante un mandato di arresto della Corte penale internazionale. Che vergogna Giorgia Meloni". Lo dichiara il coportavoce nazionale di Europa Verde e deputato di AVS Angelo Bonelli.
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "Rimaniamo in attesa della conferma ufficiale e della motivazione che ha portato alla scarcerazione del trafficante di esseri umani libico arrestato nei giorni scorsi a Torino". Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs.
"Naturalmente se questo personaggio potrà lasciare tranquillamente l’Italia invece di essere consegnato alla Corte Penale Internazionale per essere giudicato sarà chiaro a tutti - alla CPI, all’Interpol, alla comunità internazionale e ai cittadini del nostro Paese - che l’attuale governo italiano, Meloni, Nordio, Piantedosi proteggono i trafficanti di esseri umani e i torturatori libici".
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "È gravissimo che il comandante della polizia giudiziaria libica Najeem Osema Almasri Habish, arrestato domenica scorsa a Torino, sia stato rilasciato e rinviato in Libia, nonostante ci sia un mandato d’arresto della Corte penale internazionale. Presentiamo una interrogazione urgente al ministro Nordio affinché venga a riferire in aula già nelle prossime ore”. Lo afferma il segretario di Più Europa Riccardo Magi.
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "La vicenda della scarcerazione del generale Almasri è gravissima. Domani mattina chiederemo conto al Ministro Nordio in aula di questa scelta che a noi sembra assurda. Cosa c’è sotto?". Così Matteo Renzi sui social.
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - “Per il ministro Salvini, dal primo di gennaio i ritardi ferroviari sono tutta colpa dell'eversione e del sabotaggio. Peccato che i dati dell’ultimo trimestre, senza catene sulla linea, senza sabotaggi, senza esposti, dicano che il 72 % dei treni ad alta velocità è arrivato in ritardo, che il Frecciargento Bari - Roma non è mai arrivato in orario e che il Frecciarossa Reggio Calabria - Milano ha avuto un ritardo medio di 46 minuti, con picchi di 468 minuti". Lo ha dichiarato Matteo Richetti, capogruppo di Azione alla Camera, rispondendo all’informativa del ministro Salvini sul trasporto ferroviario.
"I rimborsi complessivi dovuti a Trenitalia per ritardi dei treni sono superiori a 100 milioni di euro l'anno: circa 8 milioni e mezzo di euro al mese. Davanti a questa situazione emergenziale, ancora una volta il Ministro evita di discutere in aula la sua strategia dei trasporti. Avremmo voluto sapere dal Ministro se conferma la scelta di aumentare l’offerta dell’alta velocità, atteso il fatto che questo aumento contrae la possibilità di manutenzione ordinaria e quindi la prevenzione dei guasti".
"Soprattutto perché, se su quella stessa rete si pensa di mettere un terzo operatore, l'usura sarà ulteriormente esasperata. È su questo che avevamo chiesto un'informativa del Ministro: sui ritardi, sui guasti, sui disagi, sulle strategie per le politiche del trasporto pubblico in Italia, non sugli esposti sacrosanti. Ancora un’occasione perduta”.
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "Giorgia Meloni voleva inseguire i trafficanti di esseri umani in tutto il globo terracqueo, ne era stato arrestato uno libico in Italia e invece di dare seguito alle richieste della Corte penale internazionale che lo accusa di crimini di guerra e contro la dignità umana, lo hanno rimandato impunito in Libia. Il governo chiarisca immediatamente perché Almasri è stato scarcerato e lasciato andare". Così la segretaria del Pd Elly Schlein