Calcio

Francesco Camarda, dai trionfi con la nazionale ai record col Milan: storia di un predestinato

Una doppietta da sogno, che più che sorpresa, sa di conferma. Lui è Francesco Camarda, mercoledì ha vinto da protagonista con la maglia della Nazionale gli Europei Under 17 e, a soli 16 anni, fa già parlare parecchio di sé. Tanto che il Milan, proprietario del suo cartellino, ha deciso di blindarlo: in queste ore la firma sul suo primo contratto da professionista, un triennale che gli apre le porte del calcio dei grandi. Non capita a tutti, ma che sia un predestinato si capiva già da un po’ di mesi: per questo il Milan vuole evitare di perdere un talento che, se confermerà le sue potenzialità, potrà avere un grande futuro. E di segnali che possa perdersi proprio non ce ne sono.

La prova è dal campo: ha giocato in prima squadra in autunno (contro Fiorentina e Frosinone, una manciata di minuti che gli è valsa il primato dell’esordiente più giovane di sempre in Serie A); si è spesso allenato con Giroud; ma ha poi giocato regolarmente e con grande impegno con la Primavera, dove è inserito comunque come fuori quota al contrario. In generale, ha segnato oltre 500 reti in tutto l’arco della sua storia nelle giovanili (altro record), ma soprattutto ha una voglia di emergere e un’attenzione ai dettagli che lo stanno rendendo vincente.

Di lui si parla tanto, si scriveva, anche se non ama far parlare di lui. Eppure qualcosa si può scoprire. Da piccolo (anzi, da più piccolo) guardava i video di Ronaldo il Fenomeno e Ronaldinho, i giocatori di cui è innamorato. E poi ci sono Ibrahimovic, insieme con Kakà: tutte ispirazioni milaniste, che spera prima o poi di poter imitare. Se dovesse continuare in prima squadra, vorrebbe poter giocare con la 99 sulle spalle e ha già pensato a chi dedicare il suo primo gol in Serie A: alla mamma e, in generale, alla famiglia che lo sostiene. E aveva anche pronto un piano B nel caso in cui il calcio non fosse diventato la sua vita: provare la carriera in cucina, come pasticcere. Sogni e ambizioni di un ragazzo che a soli 16 anni si ritrova un’attenzione mediatica non semplice da gestire. Ed è forse la fase più delicata in questo momento, soprattutto con un contratto da firmare che lo renderà, di fatto, già grande. Una cosa che è capitata a molti e che non tutti hanno saputo reggere: il suo futuro è già adesso.