I simpatizzanti neonazisti tedeschi aggirano i divieti all’impiego di simboli inneggianti alla dittatura hitleriana ricorrendo a codici. Composizioni di cifre come 88 per Heil Hitler, perché la h è l’ottava lettera dell’alfabeto o anche emblemi e parole che paiono innocue composizioni di fantasia, ma hanno una valenza precisa tra gli adepti e fioriscono su magliette e cappellini, garantendo alle organizzazioni forti introiti. L’iniziativa di Amburgo Laut gegen Nazis per cercare di contrastare il flusso degli utili dell’ultradestra si è assicurata all’Ufficio Europeo per la proprietà intellettuale di Alicante – i diritti di marchio per due di questi codici: “enness” e “VTRLND”; registrandoli nella classe 25 della classificazione internazionale di Nizza che copre l’abbigliamento.

Il primo coincide con la pronuncia tedesca delle lettere NS per “nazionalsocialismo”, mentre il secondo è il nazionalista “Vaterland” (patria) senza vocali. L’Associazione di Amburgo mira a costringere le organizzazioni di estrema destra a distruggere tutti i capi già prodotti con queste scritte, per non subire dei sequestri, o pagare delle royalties.

Secondo il rapporto “Rituali e simboli della scena estremista di destra” dei servizi del Verfassungsschutz del Meclemburgo-Pomerania del luglio 2015 sono tuttavia almeno un centinaio i codici usati dagli adepti dell’estrema destra. Per coprirli tutti con una domanda di marchio occorrerebbero per ciascuno almeno 1.600 euro e Laut gegen Nazis ha dato vita ad una raccolta pubblica attraverso la piattaforma betterplace.org.

L’iniziativa non è ad ogni modo priva di problemi. L’Associazione di Amburgo non per nulla ha deciso di richiedere un marchio europeo e non nazionale. La registrazione dei marchi in Germania, attraverso l’Ufficio tedesco, avrebbe potuto trovare infatti subito degli intoppi, per contestazioni di contrarietà all’ordine pubblico. Una domanda presentata nell’agosto 2023 per il marchio “enness” in classe 25 è stata proprio respinta con tale motivazione.

Anche avendo ottenuto i marchi dall’Ufficio di Alicante, peraltro, i problemi non sono finiti. Il loro mancato utilizzo a fini produttivi, a partire da un quinquennio dalla concessione potrebbe condurne ad ogni modo alla scadenza. Non è poi teoricamente neppure escluso che le organizzazioni neonaziste, rivendicando un diritto il pre-uso locale, non continuino a stampare legittimamente i loro gadget; oppure che lo facciano eccependo che le modalità di impiego non sono quelle proprie distintive di un marchio.

La registrazione di “VTRLND” di Laut gegen Nazis risulta comunque concessa dall’Ufficio di Alicante il 13 aprile 2023. Il logo “enness” è stato invece depositato il 30 gennaio di quest’anno e garantito il 14 maggio, i termini per un’opposizione sono scaduti il 6 maggio. Anche se coesiste con altri depositi nazionali in classi diverse –ad esempio una francese che copre anche disegni e giornali, mobili e decorazioni da interni- i diritti dell’associazione “Laut gegen Nazis e.V.” per ora sono assicurati. Se i gruppi neonazisti tedeschi si vedessero in difficoltà potrebbero peraltro rinunciare a cinture, magliette e cappellini, e celebrare il loro credo con fermacarte e cuscini.

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