Calcio

La VarExit inglese non ci sarà: i club di Premier League hanno votato per tenere la tecnologia in campo, ma qualcosa cambierà

Tanto rumore per nulla. La Premier League o meglio, i club, hanno deciso: il Var rimarrà in vigore anche per la stagione 2024/2025. A una condizione: dovranno essere apportati dei cambiamenti necessari per un miglioramento immediato. Nel corso dell’assemblea di Harrogate, svolta nella giornata di ieri (giovedì 6 giugno), 19 club su 20 hanno votato contro l’abolizione della tecnologia richiesta precedentemente dal Wolverhampton, in seguito ad alcuni episodi fischiati a loro sfavore e ritenuti molto dubbi.

Cosa cambia: i sei punti chiave
E dunque, il tanto atteso 6 giugno è arrivato. I club, insieme alla lega e all’associazione arbitri, hanno idealmente stilato sei punti chiave necessari al miglioramento dell’utilizzo del Var. Ecco quali sono:
– mantenere una soglia alta per l’intervento del Var per più coerenza e meno interruzioni del gioco;
ridurre i ritardi nel gioco con l’introduzione del fuorigioco semiautomatico;
– annunci nello stadio da parte degli arbitri per motivare il cambiamento di una decisione post Var, offrendo il replay sui maxischermi (quando possibile);
– ottimizzare la velocità del processo decisionale;
aumentare trasparenza e comunicazione Var;
campagna di comunicazione per chiarire il ruolo del Var a partecipanti e sostenitori.

Gli obiettivi della Premier League
Sul modello Usa. Come già accade in Nba e in Nfl, anche la Premier League si adatta alle abitudini dello sport americano: infatti, per garantire maggiore trasparenza, gli arbitri parleranno direttamente ai tifosi spiegando le motivazioni della decisione presa dopo il consulto del Var. Inoltre, l’idea del campionato inglese è quella di rendere sempre più spesso pubblici i dialoghi tra arbitro e Var, appunto.

L’obiettivo della Premier sarà quello di permettere – facendo pressioni sull’International Board – anche la diffusione delle immagini e dei suoni, non solo dell’audio dunque. Nel frattempo, i club hanno votato contro l’abolizione dell’occhio elettronico. Il Var rimane, e inevitabilmente con lui anche le polemiche dei tifosi e dei club.