Elezioni 2024

Pubblicità elettorale sui social: Fratelli d’Italia spende più di tutti per restare 1° partito, M5S punta su Conte, Renzi in campagna da 3 mesi

Meno di 24 ore al voto. Ecco come i partiti stanno cercando di convincere gli elettori. In vista dell’appuntamento elettorale dell’8 e 9 giugno, i partiti politici italiani nell’ultima settimana hanno intensificato la loro presenza sui social media attraverso gli annunci a pagamento. Grazie alla piattaforma Meta che mette a disposizione i dati sappiamo su quali temi puntano, a chi si rivolgono e quanto stanno spendendo. Ecco un’analisi che rivela le strategie digitali adottate dai principali leader e partiti. Gli annunci sponsorizzati su Facebook e Instagram sono messaggi pubblicitari pagati da aziende, organizzazioni o individui che vengono mostrati agli utenti all’interno delle bacheche degli utenti. Questi annunci sono mirati in base a dati demografici, interessi e comportamenti degli utenti, consentendo agli inserzionisti di raggiungere specifici pubblici di destinazione. Gli spazi per gli annunci di natura politico-sociale sono limitati ma comunque numerosi per raggiungere un più alto numero di utenti in pochi giorni su tutto il territorio nazionale o in particolari zone di interesse.

Piattaforme come Meta (ex Facebook) rendono pubblici i dati politici per promuovere la trasparenza e l’accountability nel processo politico. Questo include informazioni sugli annunci politici, come chi li ha pagati, quanto è stato speso e chi è stato il target demografico. I dati che seguono potrebbero differire dalle cifre realmente investite delle varie forze politiche sia perché c’è un normale ritardo nella lettura sia perché le campagne sono ancora in svolgimento e potrebbero essere state allocate delle risorse aggiuntive (anche durante il silenzio elettorale) nel momento in cui scriviamo.

Nel grafico in basso i maggiori spenditori su Meta negli ultimi 90 giorni in campagne pubblicitarie politiche

Fratelli d’Italia è il maggiore spenditore, M5s punta su Giuseppe Conte
Con oltre 110mila euro spesi solo negli ultimi 7 giorni e oltre 160mila nell’arco dell’ultimo mese, Fratelli d’Italia dimostra un forte impegno nel restare primo partito anche in questa competizione elettorale, sfruttando le campagne pubblicitarie sui social media. Al contrario la pagina di Giorgia Meloni è coinvolta solo a livello organico (non sponsorizza i suoi post elettorali). Fratelli d’Italia sta puntando su un pubblico abbastanza ampio, rivolgendosi a tutti i cittadini italiani dai 18 anni in su e su tutto il territorio nazionale. La campagna elettorale invita a votare per Giorgia Meloni, utilizzando lo slogan “Vota per GIORGIA” anche attraverso video promozionali. I temi centrali della campagna includono la lotta contro il Green Pass, la riduzione delle tasse e della burocrazia, e una serie di appuntamenti elettorali incentrati su argomenti come l’agricoltura e il contrasto alle “Eco-follie”. Speculare è la strategia del Movimento 5 Stelle, non sponsorizza i messaggi della pagina del partito ma punta tutto sulle pagine del leader Giuseppe Conte con una spesa di 20mila euro negli ultimi 7 giorni e circa 35mila nell’ultimo mese. La comunicazione elettorale punta soprattutto sulle regioni del Sud Puglia, Campania, Calabria e Isole.

Partito Democratico e Lega seguono
Il Partito Democratico spende di meno e da meno tempo, 21mila euro circa negli ultimi 7 giorni e oltre 59mila nell’ultimo mese, mentre la Lega ha speso rispettivamente 16mila e 45mila. Elly Schlein mette in campo anche i suoi canali personali con un budget dignitoso pari quasi a quello del suo stesso partito, visto che nell’ultima settimana sta spendendo circa 23mila euro. La strategia elettorale di Elly Schlein si concentra sulla fascia d’età tra i 18-35 anni. Gli interessi chiave del suo target includono figure come Roberto Saviano, l’emittente televisiva La7 e interessi generali come l’attivismo sociale e i diritti. La campagna prevede una video-guida su come votare, intitolata “Ecco come puoi votarmi, spiegato in modo semplice”, video con lo sfondo tricolore in cui parla il segretario. I temi principali sono la difesa della sanità pubblica, con video dalle piazze e uno girato sullo Stretto di Messina a bordo di un traghetto. Al contrario Matteo Salvini sponsorizza poco i suoi post per circa 3mila euro negli ultimi 7 giorni, ampliando il pubblico soprattutto dei post sugli appuntamenti elettorali in cui presenta il suo libro “Controvento” da solo o in compagnia del generale Roberto Vannacci.

Stati Uniti d’Europa (Più Europa e Italia Viva) e Matteo Renzi in campagna da 90 giorni
Più Europa ha speso più di 22mila euro negli ultimi 7 giorni e 43mila in 30 giorni, mentre Italia Viva ha contribuito con 8.500 euro in 7 giorni e 12.200 in 30 giorni, portando il totale della lista Stati Uniti d’Europa oltre i 55mila euro negli ultimi 30 giorni. Ma è Matteo Renzi l’ispiratore principale della formazione Stati Uniti D’Europa. Nessun altro leader ha speso quanto lui, oltre 20mila euro negli ultimi 7 giorni, 51mila nell’ultimo mese ma 80mila euro negli ultimi 90 giorni. La strategia di Matteo Renzi si sta concentrando sul Lazio, Toscana, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. La sua campagna si rivolge a un pubblico ampio, dai 18 anni agli over 65, con una particolare attenzione alla fascia d’età 30-60 anni. I temi centrali riguardano l’Unione Europea e le politiche europee, con un forte accento sull’attivismo. Renzi punta a coinvolgere genitori con figli, professionisti del mondo degli affari e dipendenti di grandi gruppi. La campagna include guide su come votare e facsimili della scheda elettorale per ogni circoscrizione, oltre a video promozionali con Renzi stesso. Lo slogan “TROVA LE DIFFERENZI” viene utilizzato per confrontare Renzi con altri politici come Giorgia Meloni, Matteo Salvini ed Elly Schlein. Inoltre, i manifesti elettorali mostrano Renzi insieme alla sua alleata Emma Bonino.

Matteo ha la strategia più raffinata e più a lungo termine, alcuni dei suoi annunci portano al suo sito MatteoRenzi.it dove è possibile iscriversi alla newsletter e fare una donazione per la campagna. Qualche nota particolare arriva dalla scelta del pubblico degli esponenti di Più Europa: Emma Bonino e Riccardo Magi puntano sulle persone sotto i 45 anni, con interessi per i diritti umani, le questioni sociali e la cultura pop, inclusi artisti come Snoop Dogg e Bob Marley (immaginiamo perché), oltre al marchio di abbigliamento Patagonia (Ci sono oscure le ragioni). La strategia promuove figure di spicco come Emma Bonino e include un approccio positivo verso la coltivazione della cannabis e le politiche migratorie.

Forza Italia ha spento “i motori” nell’ultima settimana
Forza Italia ha incentrato la sua campagna sui social nella prima parte della campagna, e spende poco più di 3mila euro negli ultimi 7 giorni e 15mila euro nell’ultimo mese, ma 54mila euro negli ultimi 90 giorni. Non viene usato il profilo di Antonio Tajani fermo a zero euro di spesa.

Alleanza Verdi e Sinistra e altri partiti minori
Europa Verde spende complessivamente 6mila euro in 7 giorni e meno di 12mila in 30 giorni. Gli alleati di Sinistra Italiana si mantengono su cifre simili. Minime le spese dei loro leader Bonelli (a zero) e Fratoianni (solo qualche centinaio di euro). Azione e Alternativa Popolare hanno spese pubblicitarie più contenute, con 2.400 euro e 4.500 per Azione, e 2.400 e 6.200 per Alternativa Popolare, rispettivamente in 7 e 30 giorni. Carlo Calenda ha speso meno di 3mila euro nell’ultima settimana, 12 mila nell’ultimo mese e 20 mila negli ultimi 90 giorni. Avendo a disposizione un budget più piccolo si concentra su regioni specifiche come Emilia-Romagna, Piemonte, Lombardia e Liguria.

Tutti gli altri
Poi naturalmente ci sono i candidati singoli. Per Fratelli d’Italia (FDI), Guglielmo Garagnani è in prima linea, con una spesa intorno ai 15mila euro nell’ultima settimana. Parallelamente, Angelo Ciocca della Lega continua a sostenere le politiche euroscettiche del suo partito, utilizzando gli annunci per amplificare il suo messaggio.
Il Partito Democratico (PD) schiera una squadra di candidati di alto profilo, ognuno dei quali sta investendo significativamente in pubblicità. Brando Benifei, già noto per il suo lavoro al Parlamento Europeo, è affiancato da Dario Nardella, attuale sindaco di Firenze, e Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna. Anche Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, partecipa alla corsa. A fare pubblicità politica su Meta in queste ultime ore non ci sono solo i partiti che si presenteranno alle elezioni. E’ il caso del sito www.fermiamolicolvoto.it che ha investito oltre 50 mila euro negli ultimi 90 giorni. Dietro c’è l’agenzia digitale con base a Genova FutureVox che ha curato la campagna per le primarie Pd di Elly Schlein.

Parlamento Europeo
Il Parlamento Europeo ha investito, solo in annunci pubblicitari su Facebook e Instagram, oltre 160mila euro negli ultimi 90 giorni in una campagna pubblicitaria per sensibilizzare gli elettori sull’importanza del voto e per promuovere la partecipazione democratica.

European Greens
I Verdi Europei hanno investito circa 40mila euro negli ultimi 90 giorni per promuovere le loro politiche ecologiche e sociali. Con l’attenzione crescente ai cambiamenti climatici, i Verdi mirano a mobilitare gli elettori preoccupati per l’ambiente e a guadagnare maggiore rappresentanza al Parlamento Europeo.

European Commission
La Commissione Europea utilizza i canali pubblicitari per comunicare le proprie iniziative e programmi, cercando di rafforzare la consapevolezza sulle attività dell’Unione Europea.

Emergency
Emergency, organizzazione non governativa internazionale, investe in pubblicità per promuovere le sue campagne umanitarie e sensibilizzare il pubblico sulle crisi globali e sull’importanza della solidarietà e dell’assistenza umanitaria. Cecilia Strada, figlia del fondatore di Emergency Gino Strada, è capolista nella circoscrizione Nord del Partito Democratico. Il gruppo dei Socialisti e Democratici nel Parlamento Europeo sta utilizzando la pubblicità per comunicare i successi e le iniziative del gruppo, promuovendo un’agenda progressista. NOS, movimento politico fondato da Alessandro Tommasi, candidato nelle liste di Azione. Questi investimenti pubblicitari riflettono l’importanza crescente delle campagne digitali nelle elezioni moderne, dove la presenza online può significativamente influenzare l’opinione pubblica e il comportamento degli elettori o almeno ci provano. Anche Twitter e Google (tabella in basso) permettono la creazione di annunci elettorali ma sono meno usate dalle forze politiche. Su Tik Tok non è possibile attivare per i politici campagne a pagamento.

Maggiori spenditori negli ultimi 30 giorni in annunci politici elettorali sulla piattaforma Google (Motore di ricerca e Youtube).

FRATELLI D’ITALIA – ALLEANZA NAZIONALE
119.800 €
European Green Party
28.550 €
ITALIA VIVA
22.050 €
Alessandro Zan (PD)
19.050 €
EPP
15.050 €
Dario Nardella (PD)
10.200 €
Cecilia Maria Strada (PD)
7.150 €
Silvia Serafina Sardone (LEGA)
7.100 €
Angelo Ciocca (LEGA)
5.350 €
Esempi di annunci su Google del Partito Popolare Europeo (EPP)