Provano a divincolarsi, a sfuggire alla morsa politica con mezze mosse e ipotizzando di poter smentire le conversazioni estratte da una chat con una copia forense presente agli atti di un’inchiesta. Una toppa che diventa quasi peggio del buco. L’imbarazzo creato dalla pubblicazione dei messaggi antisemiti scambiati su Whatsapp da Paolo Signorelli, portavoce del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, con Fabrizio ‘Diabolik’ Piscitelli, l’estremista di destra capo ultrà della Lazio e trafficante di droga assassinato nel 2019, piomba sulle elezioni Europee. Dal silenzio di Forza Italia e dalle puntualizzazioni della Lega dopo la pubblicazione delle chat da parte di Repubblica emerge tutto l’isolamento di Fratelli d’Italia e del ministro, cognato della presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Così a metà mattinata il suo portavoce è costretto ad autosospendersi a rinnegare se stesso: “Con riferimento a quanto pubblicato su alcuni organi di stampa, tengo a precisare di non ricordare la conversazione in oggetto, che sarebbe avvenuta molti anni anni fa, e che oggi mi ha colto del tutto di sorpresa”. I “molti anni” a cui fa riferimento Signorelli sono in realtà appena cinque. Non una vita fa. Insomma, le affermazioni antisemite e l’esultanza per l’assoluzione del boss albanese Elvis Demce non sembrano essere frutto di estremismi giovanili, se così si possono definire. E perde quindi di potenza la giustificazione posticcia: “Ritengo altresì doveroso sottolineare quanto mai distanti da me, dal mio pensiero e dal mio sentire, siano i gravi contenuti di quella conversazione”.
Di fronte agli insulti antisemiti a Gad Lerner, definito “porco”, agli “onori” resi a ex terroristi neri ed estremisti come Valerio Fioravanti, Pierluigi Concutelli, Luigi Ciavardini e Mario Tuti, per tacere della vicinanza da un trafficante di droga come Piscitelli, il ministro Lollobrigida si ritrova incastrato dalle sue stesse compagnie e firma una nota surreale. Sostiene di non essere stato a conoscenza delle chat e ricorda che Signorelli si è autosospeso “in attesa di chiarire le affermazioni”. Come si possano chiarire frasi inequivocabili messe per iscritto, resta un mistero. Lollobrigida ci tiene tuttavia a sottolineare: “Per come ho conosciuto Paolo Signorelli in questi due anni, sono certo sia distante anni luce da quanto riportato nella conversazione”. E non contento ribadisce: “Confido possa smentirla al più presto”. Ma non si tratta di stralci di intercettazioni né di testimonianze. Ci sono i messaggi. Per usare una lingua cara alla loro area: verba volant, scripta manent.