A un passo dal finale. O meglio, a uno smash. Doveva essere una semifinale spettacolare e alla fine lo è stata, anche se dall’esito amaro. È infatti Carlos Alcaraz che giocherà la finale del Roland Garros 2024. Jannik Sinner cede al termine di una battaglia durata cinque set, dopo essere stato in vantaggio in due occasioni, dopo il primo set e dopo il terzo. Una partita di un’intensità e di un livello altissimo, come ormai da copione quando sul rettangolo di gioco si affrontano l’azzurro e lo spagnolo. Sinner vede finire la sua striscia di vittorie negli Slam dopo il successo agli Australian Open dello scorso gennaio, l’Italia invece fallisce l’en plein di finali a Parigi. Dopo quelle conquistate da Jasmine Paolini nel femminile, da Bolelli/Vavassori nel doppio maschile e da Errani/Paolini nel doppio femminile, mancava solo la sua. Per Alcaraz si tratta della prima finale al Roland Garros, la terza in carriera dopo quelle vinte agli Us Open 2022 e a Wimbledon 2023. Adesso attende il vincitore della sfida tra Alexander Zverev e Casper Ruud.

La vittoria dello spagnolo prosegue quell’alternarsi ormai divenuto congenito che caratterizza la sfida tra i due. Alle vittorie di Sinner a Miami e Pechino nel 2023, sono seguite quelle di Alcaraz a Indian Wells e questa di Parigi. In questa occasione a risultare determinanti sono state alla fine le maggiori energie dello spagnolo, la sua migliore attitudine generale alla terra rossa e soprattutto uno smash finito largo, banalmente fallito da Sinner alla fine del quarto set. Il punto di svolta di tutto il match, quello che ha ridato definitivamente slancio ad Alcaraz.

Il dispiacere insomma è tanto, perché la finale a un certo punto sembrava davvero a portata di mano. Eppure questa delusione non offusca il Roland Garros disputato dall’azzurro, giunto a Parigi tra mille incognite fisiche. Anche perché Sinner esce dal torneo dopo aver conquistato l’obiettivo (forse) principale della sua spedizione parigina: lo storico numero 1 del mondo. Un gran bel modo di consolarsi. La mentalità dimostrata sul campo è quella giusta, da vero leader della classifica. Questa sconfitta è un nuovo tassello da mettere nel bagaglio dell’esperienza. Un motivo in più per alzare l’asticella.

Questa semifinale spinge ancora più alto la rivalità tra Sinner e Alcaraz. Per tanti anni si è sentito dire che dopo i Big Three il tennis non sarebbe stato più lo stesso. E invece sono arrivati Sinner e Alcaraz a prendere il testimone. Insieme tengono viva la fiamma della rivalità che appassiona, divide, scrive nuove pagine del tennis. Lo spagnolo e l’azzurro sono l’uno il carburante dell’altro. Ormai attorno ad ogni loro incrocio aleggia l’atmosfera e l’attesa che c’è ogni volta che è in programma un evento imperdibile.

Il prossimo capitolo tra i due potrebbe arrivare molto presto. Non è ancora finito questo Roland Garros, ma sono già molti ad essere proiettati verso il prossimo Wimbledon, che prenderà il via tra meno di un mese. L’assenza quasi certa di Novak Djokovic, nonché la poca attitudine dei principali rivali in top 10 sulla superficie verde, creano infatti tutti i presupposti per un nuovo atto tra Sinner e Alcaraz. Un confronto che, dopo questa semifinale, tutti attendono adesso in una finale Slam. E l’All England Lawn Tennis and Croquet Club, con la sua storia e le sue tradizioni secolari, potrebbe essere il teatro più giusto per una prima volta del genere.

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