“Sono una donna, un’insegnante precaria, un’antifascista”. A Torino, per la prima volta, Ilaria Salis ha tenuto un comizio elettorale. In collegamento streaming, dalla casa di Budapest dove si trova ai domiciliari, la docente arrestata in Ungheria, che rischia fino a 24 anni di carcere, ha scelto di rivisitare l’ormai famoso refrain di Giorgia Meloni. La sua immagine e le sue parole sono state accolte da un boato da migliaia di persone che hanno partecipato alla festa di chiusura della campagna per le Europee di Alleanza Verdi e Sinistra.

Sotto al palco ad ascoltarla, c’erano anche il padre Roberto, oltre ai segretari nazionali Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli e al vicepresidente di Avs alla Camera Marco Grimaldi. “Oggi l’antifascismo è più attuale che mai per due motivi – dice Ilaria Salis in collegamento – di fronte all’avanzare delle destre che mettono in atto politiche discriminatorie e di fronte alle guerre che si combattono in Ucraina e Medio Oriente”. La chiusura è affidata ai Modena City Ramblers. Sulle note di Bella Ciao, tutti sono saliti sul palco invitando al voto “liberare Ilaria e liberare l’Europa”.

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