Horacio Ayala Peñaloza, 48 anni, è morto dopo essere stato colpito da un treno a Wasco, una città in California, nel marzo di quest’anno. Dopo l’incidente, la polizia ha arrestato un uomo che si è avventato sulla gamba del morto.
Secondo il rapporto del medico legale, ottenuto da KBAK, Peñaloza è morto per ferite multiple da corpo contundente alla testa, e la sua morte è stata dichiarata un incidente. Subito dopo il fattaccio, alcune persone sbalordite hanno filmato un senzatetto di 27 anni, di nome Rosendo Tellez, mentre raccoglieva la gamba mozzata. I testimoni hanno affermato di aver visto l’uomo annusare l’arto e agitarlo, prima di tentare di mangiarlo.
Ad aprile in seguito a svariate indagini Tellez è stato arrestato per quattro accuse, tra cui due capi d’imputazione per rimozione di resti umani da un luogo diverso da un cimitero e furto di prove. Nonostante lui si definisse innocente, è stato comunque condannato ad un anno di carcere
Secondo i documenti depositati dagli investigatori dello sceriffo, Tellez ha raccolto la gamba dalla scena dell’incidente perché pensava che gli appartenesse. Infatti, un investigatore ha affermato: “Tellez mi ha detto che, prima dell’arrivo degli agenti, ha visto il piede a terra e ha pensato che fosse il suo. Quindi lo ha raccolto per portarlo in ospedale, ma si è spaventato ed è scappato quando la gente della zona ha iniziato a gridargli contro”. In alcuni video dalle telecamere di sorveglianza, ci sono agenti che cercano di far capire a Tellez che ha entrambe le gambe.
Altri video hanno mostrato proprio il fatidico momento in cui il senzatetto ha avvicinato il naso all’arto senza vita di Peñaloza, per annusarlo e lo faceva oscillare mentre degli agenti si avvicinavano. Un’altra testimonianza proviene dall’operaio Jose Ibarra, che stava lavorando vicino alla stazione. Ibarra ha raccontato alla WPDE del presunto cannibalismo: “Non sono sicuro da dove, ma ha camminato da questa parte e stava agitando la gamba di una persona. E ha iniziato a masticarla, a morderla e a sbatterla contro il muro e tutto il resto”.