Bambini di cinque anni vestiti da militari a bordo di finti carri armati di cartone. Altri intenti in una sorta di addestramento. E poi ancora con le loro immagini appese al muro come foto segnaletiche e infine la visita alla Base Nato di Solbiate Olona tra veri mezzi usati dai soldati. E’ il progetto “Giornate speciali” organizzato dalla scuola dell’infanzia cattolica paritaria di Fagnano Olona che ogni anno realizza i sogni dei bambini più grandi.
C’è chi da grande vuol fare l’astronauta? E le maestre fanno in modo di fargli fare questa esperienza. Così alla ballerina, al calciatore. Quest’anno qualcuno ha immaginato di indossare la divisa. Lo hanno scritto le stesse insegnanti in un post sulla pagina Facebook della scuola poi rimosso: “Il mondo militare affascina sempre i bambini: ergersi a difensori della Patria era il sogno di Marco, Riccardo, Diego e Ricky. Abbiamo così trasformato la nostra scuola in una base per l’addestramento militare, la battaglia in trincea e un ospedale da campo con le migliori infermiere! La loro giornata speciale è stata indimenticabile grazie all’impegno delle maestre che con la loro creatività hanno permesso ai nostri bambini di vivere un sogno”.
Il tutto prima di andare a Solbiate Olona dove attraverso la guida del papà di una bambina della scuola “hanno potuto esplorare – recita il post – i luoghi in cui i militari si addestrano e lavorano; hanno conosciuto i mezzi militari utilizzati nelle missioni, seguendo con curiosità e attenzione”.
Un’iniziativa che non è piaciuta all’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università della provincia di Varese che denuncia: “Indottrinare i bambini ai disvalori della guerra che tendono alla violenza e alla sopraffazione, oltre a essere preoccupante e inquietante, dovrebbe fare inorridire ed essere un incubo per insegnanti e genitori. Ma evidentemente non lo è per queste maestre e per la loro direttrice che si impegnano a indirizzare i loro piccoli allievi verso una subcultura che porta a una deriva militarista, che sappiamo quali conseguenze nefaste ha sulle popolazioni che subiscono le guerre che la Nato dispensa a piene mani ovunque abbia interessi da difendere. Ai bambini di questo asilo vogliono inculcare a tutti i costi il fascino della divisa militare e del ruolo di chi la indossa”.
Una versione dei fatti – quella narrata dall’Osservatorio – che non rispecchia gli intenti della direttrice della scuola, Valentina Muscas, che annuncia possibili querele a chi ha offeso il suo lavoro. Muscas non fa nessun passo indietro e dice a IlFattoquotidiano.it: “Serve contestualizzare quanto è accaduto. La nostra scuola porta avanti un’iniziativa che è quella di realizzare i sogni dei bambini, i più disparati. L’abbiamo sempre fatto e tutti riconoscono il valore pedagogico di questa nostra manifestazione. Mi spiace che ci sia soffermati a guardare solo la questione militare: ci attaccano persone in cerca di visibilità cui non intendiamo dare peso. Siamo una scuola cattolica e aborriamo ogni forma di violenza e di guerra. Nella nostra giornata speciale abbiamo potuto conoscere il lavoro dei militari che svolgono indispensabili missioni di pace. Il nostro lavoro con i bambini è stato chiaramente strumentalizzato”.
Scuola
Varese, a 5 anni vestiti da soldati e in visita alla base Nato: polemiche sulla scuola dell’infanzia che “realizza i sogni dei bambini”
Bambini di cinque anni vestiti da militari a bordo di finti carri armati di cartone. Altri intenti in una sorta di addestramento. E poi ancora con le loro immagini appese al muro come foto segnaletiche e infine la visita alla Base Nato di Solbiate Olona tra veri mezzi usati dai soldati. E’ il progetto “Giornate speciali” organizzato dalla scuola dell’infanzia cattolica paritaria di Fagnano Olona che ogni anno realizza i sogni dei bambini più grandi.
Un’iniziativa che non è piaciuta all’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università della provincia di Varese che denuncia: “Indottrinare i bambini ai disvalori della guerra che tendono alla violenza e alla sopraffazione, oltre a essere preoccupante e inquietante, dovrebbe fare inorridire ed essere un incubo per insegnanti e genitori. Ma evidentemente non lo è per queste maestre e per la loro direttrice che si impegnano a indirizzare i loro piccoli allievi verso una subcultura che porta a una deriva militarista, che sappiamo quali conseguenze nefaste ha sulle popolazioni che subiscono le guerre che la Nato dispensa a piene mani ovunque abbia interessi da difendere. Ai bambini di questo asilo vogliono inculcare a tutti i costi il fascino della divisa militare e del ruolo di chi la indossa”.
Una versione dei fatti – quella narrata dall’Osservatorio – che non rispecchia gli intenti della direttrice della scuola, Valentina Muscas, che annuncia possibili querele a chi ha offeso il suo lavoro. Muscas non fa nessun passo indietro e dice a IlFattoquotidiano.it: “Serve contestualizzare quanto è accaduto. La nostra scuola porta avanti un’iniziativa che è quella di realizzare i sogni dei bambini, i più disparati. L’abbiamo sempre fatto e tutti riconoscono il valore pedagogico di questa nostra manifestazione. Mi spiace che ci sia soffermati a guardare solo la questione militare: ci attaccano persone in cerca di visibilità cui non intendiamo dare peso. Siamo una scuola cattolica e aborriamo ogni forma di violenza e di guerra. Nella nostra giornata speciale abbiamo potuto conoscere il lavoro dei militari che svolgono indispensabili missioni di pace. Il nostro lavoro con i bambini è stato chiaramente strumentalizzato”.
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Roma, 18 feb. (Adnkronos) - Martedì 25 alle ore 15.30 si svolgeranno le commemorazioni dell'Ambasciatore Attanasio e del carabiniere Iacovacci. Poi il primo punto all'ordine del giorno è la mozione di sfiducia a Daniela Santanchè.
(Adnkronos) - La sede opportuna, ha sottolineato Ciriani, "è il Copasir che è un organo del Parlamento e non del governo, ed è presieduto da un componente delle opposizioni. E' quella la sede in cui il governo fornisce tutte le informazioni del caso: oggi è stato audito Valensise, la settimana scorsa Caravelli e la prossima settimana sarà audito Frattasi. Da parte del governo non c'è alcun volontà di non dare informazioni, ma di darle nelle sedi opportune".
E anche sulla richiesta delle opposizioni di sapere se Paragon sia stato utilizzato dalla polizia penitenziaria, Ciriani ribadisce che saranno date "riposte nelle sedi opportune. C'e' un luogo in cui dare risposte e un altro luogo in cui non si possono dare, ma questo è la legge a disporlo, non è il governo". Infine viste le proteste dei gruppi più piccoli che non sono rappresentati nel Copasir, Ciriani ha ricordato che "è la legge che lo prevede, non dipende dal governo".
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - Martedì 25 al mattino si terrà discussione generale sulla mozione di sfiducia al ministro Carlo Nordio. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo della Camera.
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - La conferenza dei capigruppo ha stabilito che domani dalle 18 votazione si svolgerà la chiama per la fiducia sul dl Milleproroghe. Le dichiarazioni di voto inizieranno alle 16 e 20. Il voto finale sul provvedimento è previsto per giovedì.
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - Le opposizioni protestano con il governo e con il presidente della Camera Lorenzo Fontana sulla mancata interrogazione al question time sul caso Paragon. "Il governo si sottrae al confronto con il Parlamento. Siamo totalmente insoddisfatti sulle motivazioni apportate dal ministro Ciriani" che ha ribadito come il governo ritenga "non divulgabili" le informazioni sul caso, ha detto la presidente dei deputati Pd, Chiara Braga, al termine della capigruppo a Montecitorio. "E abbiamo chiesto anche al presidente Fontana di rivalutare la sua scelta".
"Il governo ha avuto l'atteggiamento di chi è stato preso con le mani nella marmellata: tutti hanno parlato, ma ora che abbiamo chiesto se lo spyware fosse utilizzato dalla polizia penitenziaria scatta il segreto...", osserva il capogruppo di Iv, Davide Faraone. Per Riccardo Magi di Più Europa si tratta "di un altro colpo alle prerogative del Parlamento. Si toglie forza a uno dei pochissimi strumenti che si hanno per ottenere risposte dal governo".
Roma, 18 (Adnkronos) - "Si tratta di informazioni non divulgabili" e come tali "possono essere divulgate solo nelle sedi opportune" come il Copasir. Lo ha detto il ministro Luca Ciriani al termine della capigruppo alla Camera a proposito delle interrogazioni al governo da parte delle opposizioni sul caso Paragon. "Da parte del governo non c'è alcun volontà di non dare informazioni, ma di darle nelle sedi opportune".
Milano, 18 feb. (Adnkronos) - "Sono molto sollevato per la decisione del giudice Iannelli che ha escluso la richiesta di arresti domiciliari a mio carico. Ciò mi permette di proseguire il mio lavoro di architetto e anche di portare a termine l’incarico di presidente di Triennale e di docente del Politecnico di Milano". Lo afferma Stefano Boeri dopo la decisione del gip di Milano che ha disposto un'interdittiva che gli vieta per un anno di far parte di commissioni giudicatrici per procedure di affidamento di contratti pubblici.
L'archistar è indagato insieme a Cino Paolo Zucchi e Pier Paolo Tamburelli per turbativa d'asta nell'inchiesta per la realizzazione della Beic, la Biblioteca Europea di Informazione e Cultura. "Ribadisco la mia piena fiducia nel lavoro della magistratura e non vedo l’ora di poter chiarire ulteriormente la mia posizione. Non nascondo però la mia inquietudine per tutto quello che ho subito in queste settimane e per i danni irreversibili generati alla mia vita privata e professionale" conclude Boeri in una nota.