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Due attiviste ambientaliste “macchiano” il matrimonio dell’anno del milionario Duca di Westminster. Presente l’amico di infanzia il principe William

Fuori programma con le manifestanti della campagna ecologista Just Stop Oil in azione a sorpresa fuori dalla cattedrale

C’era grande attesa per il matrimonio dell’anno del Regno Unito, a Chester. Si è sposato il 33enne Hugh Grosvenor, VII duca di Westminster, ex scapolo d’oro noto per essere amico fraterno dall’infanzia dei giovani reali, nonché figura di spicco del jet set ed ereditiere ricchissimo. Si conta un tesoro di proprietà immobiliari che collocano il duca al 15esimo posto nell’ultima classifica del Sunday Times dei più facoltosi del Paese, al primo fra gli under 40, con una fortuna stimata in 10 miliardi di sterline.

Hugh, che è stato padrino di battesimo sia del primogenito del principe William (George), sia di quello del principe Harry (Archie), e figlioccio a sua volta dell’attuale re Carlo, si è sposato nella storica cattedrale di Chester, secondo il rito della Chiesa anglicana, con Olivia Hanson, sua fidanzata ufficiale da un anno, figlia di uno stockbroker della City con Laurea in lingue (italiano e spagnolo) alle spalle. Era presente tra gli invitati il Principe William, naturalmente senza la moglie Kate che ha preferito giustamente rimanere a casa e sottrarsi ai flash, così come Re Carlo, padrino dello sposo. Assenti anche Camilla e Harry, quest’ultimo pare consenziente, per non creare imbarazzi a causa del dissidio che lo oppone al fratello.

Migliaia di persone hanno circondato la cattedrale e, dopo la cerimonia, gli sposi si sono baciati a favore di cellulari e paparazzi. Per ingannare l’attesa sono stati distribuiti gelati per tutti.

Olivia indossava inusuali scarpe blu ad accompagnare l’abito bianco e un velo con un ricamo copiato da quello di una antenata dello sposo del 1880, indossava anche una tiara di Fabergé messa a disposizione della famiglia Grosvenor, come a ogni sposa il giorno delle nozze dal 1906.

Ma non è mancata la protesta di due attiviste (Polly, 73 anni e Sheila 69) del gruppo Just Stop Oil, che hanno gettato polvere arancione in mezzo alla folla e al passaggio degli invitati. Le due sono state velocemente portate via dalla polizia e fischiate dalla folla accalcata fuori dalla cattedrale.