C’è chi esulta scoppiando in lacrime, chi invece con un cappello di paglia in testa. Meravigliosamente veloce e fuori dagli schemi. “Io sono Monkey D. Luffy e diventerò re dei pirati“. Sono le prime parole di Lorenzo Simonelli in mondovisione, pochi istanti dopo aver vinto la medaglia d’oro agli Europei di Roma nei 110 metri ostacoli. Chiaro riferimento al protagonista di One Piece, il suo manga preferito (ideato da Eiichiro Oda). 13′ 05” – nuovo record italiano – in scioltezza, poi l’istantanea è la posa a fine corsa del suo eroe: tutto così genuino e spontaneo, proprio come dovrebbe essere un ragazzo di 21 anni. E forse la sua arma segreta sta proprio in quello: estroverso fuori, elastico “come una gomma” in gara, proprio come Luffy e il suo Gear Five. La caccia al tesoro olimpionico di Parigi 2024 passa da un bottino europeo nella sua città, conquistato con la ciurma italiana che sta letteralmente saccheggiando a suon di medaglie la competizione.
Il nuoto e le lacrime (oltre ai record)
“Bisogna affrontare la vita col sorriso come fa lui (Luffy, ndr)”. È il messaggio di positività di Lorenzo Ndele Simonelli, un ragazzo nato a Dodoma, la capita della Tanzania. Il papà è un antropologo e ricercatore, che si innamora di una donna tanzaniana, la futura madre di Lorenzo. Poi con i genitori lo spostamento a Nairobi e il definitivo arrivo nella “sua” Roma. Un viaggio che aiuta il piccolo Simonelli a guardare oltre: è questo che suggerisce il suo sorriso. Prima dell’atletica, però, il nuoto nell’impianto dell’Esercito alla Cecchignola ; ad oggi, lo sliding doors più importante della sua carriera sportiva. Fra un manga e l’altro, Simonelli si dedica anche agli studi universitari di Scienze e Motorie.
Ma quando ci si inizia davvero ad accorgere di lui? Nel 2023, Lorenzo stabilisce per ben tre volte il record Nazionale Under 23 dei 60 ostacoli indoor, arrivando a 7′ 59” e confermando il quarto posto negli indoor di Istanbul. Nei 110 ostacoli la prima medaglia arriva in Finlandia negli Europei Under 23: un anno più tardi, Simonelli vince nella categoria senior migliorando il tempo personale di 28 centesimi. Clamorosamente forte. Nel mezzo, la prima medaglia internazionale a livello assoluto: l’argento a Glasgow nei 60 ostacoli, con tanto di record italiano. La dedica va alla madre: prima di indossare l’iconico cappello di paglia, Simonelli si lascia andare a un pianto liberatorio.
Sognando l’oro olimpico nel segno di Jacobs
Il suo successo non arriva tutto per caso. Una crescita costante, con gli occhi e la mente ancora sbalorditi per il fulmine azzurro che si abbatté su Tokyo: “Quando ho visto Jacobs a Tokyo ho pensato: voglio arrivare lassù“. Un’ispirazione trasformata in “sana” ossessione di voler dimostrare il proprio valore e di voler raggiungere determinati (e alti) traguardi. E proprio come era solito fare Jacobs, Simonelli si allena al centro sportivo dell’Acquacetosa, a Roma.
“Quando qualcuno troverà quel tesoro… il mondo finirà sottosopra! E il giorno in cui qualcuno lo troverà arriverà di sicuro! Il tesoro, lo One Piece… esiste davvero!”. Il suo di mondo, a poco a poco, si sta completamente ribaltando. Inseguendo i propri sogni, un ostacolo alla volta. Parigi è dietro l’angolo e Simonelli ci arriva in soli 13’05”. Un tempo che alle Olimpiadi vale una medaglia.