Propaganda contro lanci di spazzatura: torna a salire la tensione tra le due Coree dopo che Seul ha deciso di riavviare le trasmissioni anti-nordcoreane attraverso gli altoparlanti nelle aree di confine. L’azione è la prima risposta al continuo invio da parte di Pyongyang di rifiuti, mandati al Sud con palloni aerostatici. Dopo una riunione di emergenza sulla sicurezza guidata dal direttore Chang Ho-jin, i funzionari hanno deciso di installare e iniziare le trasmissioni con gli altoparlanti nelle aree di confine già oggi, ha riferito in una nota l’Ufficio presidenziale di Seul. La mossa porterà con ogni probabilità a una reazione del Nord e a possibili ritorsioni con proprie misure militari. La decisione del Consiglio di sicurezza nazionale di Seul, convocato d’urgenza, arriva a 24 ore dall’invio di 330 palloncini carichi di spazzatura. A sua vota Pyongyang considerava il gesto una rappresaglia al recente invio oltre confine di oltre 200mila volantini e altro materiale contro il leader Kim Jong-un da parte degli attivisti e gruppi civici sudcoreani.

“Anche se le misure che stiamo adottando potrebbero essere difficili da sopportare per il regime nordcoreano, esse forniranno messaggi di luce e speranza ai militari e ai cittadini nordcoreani – ha affermato l’Ufficio presidenziale di Seul nella sua nota – Chiariamo da subito che la responsabilità di qualsiasi escalation di tensione tra le due Coree ricadrà interamente sul Nord”.

L’incontro, presieduto dal direttore per la sicurezza nazionale Chang Ho-jin, è avvenuto una settimana dopo che lo stesso Consiglio aveva discusso le risposte contro le campagne dei palloncini di Pyongyang e gli attacchi di disturbo del Gps nelle acque del mar Giallo. Dopo la riunione, Chang aveva detto che il governo avrebbe intrapreso “azioni insopportabili” contro le provocazioni del Nord.

Martedì il presidente Yoon Suk-yeol ha approvato la mozione per sospendere del tutto il patto militare globale di riduzione della tensione intercoreana del 2018, alla base della ripresa delle trasmissioni di propaganda vicino al confine. Dopo lo stop dell’accordo, l’esercito sudcoreano ha promesso di riprendere tutte le attività militari vicino alla linea di demarcazione militare e alle isole di confine di nordovest per la prima volta in oltre cinque anni.

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