Il compositore e pianista si dissocia totalmente dall'uso che è stato fatto della sua musica. Ma nella clip "incriminata" ci sono anche diverse scene di film famosi. Avranno i diritti?
Gli artisti, si sa, quando si schierano politicamente abbracciano l’ideologia di un partito e di un movimento ideologico. Per fare un esempio su tutti, è successo con “La canzone popolare” di Ivano Fossati, brano scritto nel 1992 e utilizzato per la campagna elettorale delle Elezioni Politiche dal movimento dell’Ulivo e da Romano Prodi nel 1996. Il cantautore aveva dato il benestare con entusiasmo per l’utilizzo della canzone. Cosa che non si può dire sia accaduta al compositore e pianista di fama internazionale Ludovico Einaudi.
“Abbiamo constatato che un brano di Ludovico – ha fatto sapere il management, per conto dell’artista, in una storia su Instagram – è stato utilizzato su Instagram da un noto politico per appoggiare un controverso candidato alle Elezioni Europee. Ci teniamo a chiarire come tale utilizzo sia avvenuto indipendentemente dalla nostra volontà e di non avere nulla che fare con tale candidato e le sue idee”.
Il riferimento è a una clip elettorale dove Salvini fa promozione alla campagna elettorale per le Elezioni Europee a favore del generale Roberto Vannacci. In sottofondo si sentono le note di una composizione di Einaudi. Evidentemente il team social non ha tenuto conto che avrebbero dovuto chiedere il permesso alla casa discografica e anche all’artista stesso.
Ma non è tutto. Nella ormai famosa clip “incriminata” compaiono anche diversi frame di film famosi: “Batman – Il ritorno del cavaliere oscuro”, “La La Land”, “Le Mans ’66 – La grande sfida”, “Mad Max: Fury Road”, “Top Gun 2” e “Il grande Gatsby”. Sebbene le scene di queste pellicole sembrano essere stare “rubate” da alcune gif in circolazione, siamo sicuri che i diritti cinematografici siano liberi per uso politico?