Non solo l’aeroporto militare in Ossezia del nord. Sabato Kiev ha colpito anche un’altra zona del territorio russo a notevole distanza dalla linea del fronte. Il tutto a pochi giorni dall’ok dato a Kiev dai Paesi Nato a utilizzare le armi occidentali a corto raggio per colpire le basi oltreconfine. L’Intelligence militare ucraina (Gur) ha annunciato di avere distrutto il più avanzato dei caccia russi, un Sukhoi Su-57: è la prima volta dall’inizio della guerra che le forze di Kiev colpiscono uno di questi aerei. Lo riporta Rbc-Ucraina. “L’8 giugno, un caccia multiruolo Su-57 dello Stato aggressore è stato colpito sul territorio dell’aeroporto di Akhtubinsk, nella regione di Astrakhan, nella Federazione Russa, situato a 589 chilometri dalla linea di combattimento“, si legge in un comunicato.

Il Gur pubblica immagini satellitari che mostrano l’aereo in questione parcheggiato nell’aeroporto russo. “Le immagini mostrano che il 7 giugno il Su-57 era integro e l’8 giugno c’erano i segni dell’esplosione e le caratteristiche macchie di fuoco derivanti dai danni provocati dall’incendio”, aggiunge l’intelligence militare di Kiev. L’Su-57 è il caccia russo più moderno, in grado di lanciare missili Kh-59 e Kh-69.

L’agenzia ucraina ripota che l’aereo, che è in grado di trasportare missili stealth per centinaia di chilometri, è tra i “pochi” del suo tipo nell’arsenale di Mosca. Secondo le agenzie russe, le forze armate di Mosca hanno ottenuto “più di 10” nuovi Su-57 lo scorso anno, mentre 76 saranno prodotti entro il 2028. Non è stato chiarito quali armi siano state utilizzate, ma la distanza dell’aeroporto dall’Ucraina suggerisce che probabilmente siano stati utilizzati droni.

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