Seimila moto, un milione di macchine da cucire e oltre 2,6 milioni di biciclette. Nel passato di Opel, come di altre case automobilistiche (Mazda aveva esordito con il sughero e Peugeot aveva cominciato con i macina sale e pepe, solo per citare alcuni esempi), c’è altro, anche se 125 anni dopo il primo veicolo ne ha prodotti già più di 75 milioni. Nel 1899 ne aveva vendute appena 11, ricorda il cancelliere tedesco Olaf Scholz nel suo intervento in occasione delle celebrazioni per la ricorrenza. Ma i figli del fondatore, Adam Opel, non si erano persi d’animo e avevano tenuto duro. Poi, nel 1929, il marchio era stato acquistato dagli americani di General Motors, che lo avevamo ceduto nel 2017 a PSA, già guidata da Carlos Tavares che lo ha poi portato in dote nella fusione del 2021 con FCA che ha sancito la nascita di Stellantis.

Scholz ammonisce che chi è contro l’elettrificazione “danneggia il nostro futuro”. E dice anche che il protezionismo “costa caro e rende tutti più poveri”, ricordando come la Germania (e l’Europa) abbiano già dovuto affrontare l’arrivo dei costruttori del Giappone e della Corea del Sud. Tavares rammenta come i conti di Opel siano stati riportati in utile in 18 mesi dopo 15 anni di bilanci in rosso: merito del management, ma non solo. “Opel è sempre stata parte della soluzione, non del problema”, assicura al pubblico, fra cui c’è anche John Elkann, presidente di Stellantis. E ringrazia non solo il personale, ma anche il sindacato IG Metall.

“Non vogliamo solo celebrare questo anniversario con i nostri visitatori (oltre cinquemila quelli stimati, ndr)– dichiara il Ceo della casa del Fulmine Florian Huettl – ma anche mostrare come Opel abbia sempre contribuito a plasmare il costante cambiamento dell’industria automobilistica e sia ora posizionata per il futuro”.

Il manager cita naturalmente i prossimi modelli, in esposizione nella sala dove gli oratori si alternano sul palco. Sono i due Suv elettrici Frontera da 4,38 metri di lunghezza, e Grandland (4,65). Tobias Gubitz, responsabile di Prodotto e Prezzi, sottolinea come la Frontera sia particolarmente importante per l’Italia, nel 2023 il quarto mercato di Opel dopo Germania, Regno Unito (con il marchio Vauxhall) e Turchia. “Vogliamo che Opel torni ad essere il marchio tedesco più amato nel Belpaese”, sorride.

“A partire da quest’anno con queste vetture offriremo ai nostri clienti una variante completamente elettrica di ogni modello – aggiunge Huettl – Tutto questo riflette il nostro motto dell’anniversario ‘Forever forward since 1899’ (sempre avanti dal 1899, ndr)”. L’anniversario dell’avvio della produzione è stato celebrato con l’apertura del quartier generale e anche del Design Studio inaugurato nel 1964 e che aveva sfornato la Experimental GT, il primo concept sviluppato da un costruttore europeo.

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