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Un’assistente didattica di 61 anni in carcere per aver abusato di un bambino dieci anni: “Una campagna malvagia e prolungata di sfruttamento sessuale”

Il terribile caso di pedofilia è accaduto in una scuola elementare di Harrogate, nella contea inglese del North Yorkshire

di Gabriele Scorsonelli
Un’assistente didattica di 61 anni in carcere per aver abusato di un bambino dieci anni: “Una campagna malvagia e prolungata di sfruttamento sessuale”

Lo ha adescato comprandogli regali e mandandogli messaggi. Poi ha abusato di lui, in quella che la polizia del North Yorkshire ha definito una “campagna malvagia e prolungata” di sfruttamento sessuale. Motivi per cui Denise Povall, assistente didattica di 61 anni, è stata condannata a otto anni di carcere. Come riporta il Daily Mail, è successo diversi anni fa, quando lei lavorava in una scuola elementare di Harrogate, nella contea inglese del North Yorkshire, e lui aveva solo dieci anni.

Adesso, in età adulta, la vittima ha avuto il coraggio di denunciare, sottolineando come la sua vita sia stata fortemente influenzata da quell’episodio. Stando alle forze dell’ordine, però, Povall non si è ancora assunta “assolutamente alcuna responsabilità” per l‘accaduto e, durante gli interrogatori, ha sempre negato di aver commesso reati. La giustizia, però, ha accolto i capi d’accusa: adescamento, incitamento al sesso con un bambino e violenza sessuale le ragioni per le quali, venerdì scorso, la donna è stata incarcerata alla York Crown Court.

È stata una lunga ed estenuante indagine su alcuni tra i più gravi tipi di reati che affrontiamo come investigatori. Ciò che abbiamo scoperto può essere descritto come un malvagio e continuo abuso sessuale da parte di un pedofilo nei confronti di un bambino”, ha dichiarato il detective Alison Morris, leader dell’operazione per la polizia del North Yorkshire. E ancora: “Povall non si è assunta alcuna responsabilità per il danno che ha recato alla vita della vittima; sono molto contento che siamo stati in grado di aiutare chi ha subito la violenza a ottenere una sorta di chiusura”.

Secondo Morris, un’iniziativa audace da parte di chi, da anni, si portava dentro il fardello di un esser stato sfruttato sessualmente: “È stato molto coraggioso nel farsi avanti, in particolare perché si crede che le donne non commettano questo tipo di crimini – ha evidenziato –. A causa del modo in cui pedofili come Povall manipolano e controllano le loro vittime, sappiamo che gli abusi sui minori sono sottostimati”.

Infine, una raccomandazione: “Vorrei che chiunque pensi di aver subito un abuso sessuale – non importa quanto tempo prima sia accaduto – sappia di potersi fare avanti. Abbiamo ufficiali formati appositamente e lavoriamo con organizzazioni che forniscono un eccellente supporto pratico ed emotivo”.

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