Seduta in rosso per le borse europee dopo l’esito delle elezioni europee che hanno visto il successo delle destre anche se la “maggioranza Ursula” ha resistito bene. La piazza peggiore è stata Parigi che ha chiuso a – 1,35%. Hanno sofferto in particolare le banche, con Bnp Paribas giù di oltre il 5%, Crédit Agricole del 3,6% e Société Générale del 5,8%. Il presidente Emmanuel Macron ha annunciato lo scioglimento del Parlamento e la convocazione delle elezioni legislative per il 30 giugno e 7 luglio in seguito al trionfo dell’estrema destra Rassemblement National di Marine Le Pen. Piazza Affari archivia la seduta con un – 0,3%. Il partito della premier Giorgia Meloni ha guadagnato consensi rispetto alle Politiche ma il voto ha premiato anche il Pd di Elly Schlein.
In rosso dello 0,3% pure il Dax di Francoforte: in Germania gli estremisti di destra di Afd sono il secondo partito dopo i popolari della Cdu/Csu. In calo anche l’Aex di Amsterdam (- 0,5%): in Olanda il Partito per la libertà (Pvv) di Geert Wilders, di estrema destra e anti-immigrazione, è stato il principale vincitore della tornata. Giù pure l’Ibex di Madrid, che ha lasciato sul terreno lo 0,6%: in Spagna il Partito popolare risulta la prima forza politica alle elezioni europee prima del Psoe di Pedro Sanchez e l’estrema destra di Vox è salita al 9,62%.
Sul fronte obbligazionario, si allarga il differenziale di rendimento (spread) tra Btp e Bund salito sopra i 140 punti base. Un titolo decennale italiano paga il 4,08% in rialzo di 13 punti base (lo 0,13%) mentre l’equivalente titolo tedesco è al 2,67% (+ 6 punti). Rendimenti in crescita di 13 punti anche per i decennali francesi al 3,22%. L’incremento dei rendimenti riflette l’aumento dell’incertezza sulle prospettive politiche di Francia e, più in generale, dell’Europea. Con una maggiore instabilità i paesi con i debiti più elevati (Italia) rischiano di risentirne di più, anche se non ne sono la causa. Per questo i rendimenti italiani salgono. Euro in calo sul dollaro dello 0,5%.