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Elezioni europee 2024, Ilaria Salis eletta al Parlamento Ue: arresti domiciliari e immunità, ecco cosa succede adesso

Più di 176mila preferenze per la sua candidatura con Alleanza Verdi-Sinistra. Ilaria Salis conquista il suo seggio al Parlamento europeo e sul suo caso giudiziario, con il processo che si sta svolgendo in Ungheria e l’attivista agli arresti domiciliari nel Paese di Viktor Orban, adesso si aprono scenari completamente diversi. Se per il leader dei Verdi, Angelo Bonelli, “adesso che è eletta deve uscire dai domiciliari”, il futuro della 39enne è tutt’altro che scritto.

Ciò a cui puntano i leader di Avs e la famiglia di Salis è l’immunità che le consentirebbe di andare a Bruxelles a svolgere il suo ruolo da europarlamentare. E a sostegno della loro posizione portano le leggi europee, secondo le quali i membri del Parlamento godono di un’immunità per tutta la durata del loro mandato a Bruxelles da ogni tipo di detenzione, e quindi anche dai domiciliari, e da ogni procedimento giudiziario.

Questo non vuol dire che Salis verrà scagionata e che le sue accuse decadono automaticamente. Anzi, sulla strada per Bruxelles si ergono diversi ostacoli. Il primo, come successo per alcuni degli indagati nel caso Qatargate, è rappresentato dalla possibile richiesta del giudice al Parlamento Ue di revoca dell’immunità. Il secondo è legato alle ipotetiche prove in mano al governo di Budapest: un europarlamentare non può, sulla carta, godere dell’immunità in caso di flagranza di reato. Se l’esecutivo Orban fornisse il fantomatico video dell’aggressione ai due estremisti di destra, il documento dovrebbe essere valutato da un’apposita commissione parlamentare che dovrebbe quindi prendere una decisione in merito. Nell’immediato, la speranza dei suoi sostenitori è che l’immunità arrivi presto e che la 39enne possa lasciare l’Ungheria. Tutto quello che verrà dopo sarà con Ilaria Salis fuori dal controllo delle autorità di Budapest.