Mentre nei partiti c’è chi festeggia – forte delle preferenze raccolte e il seggio prenotato al Parlamento europeo – non mancano gli “esclusi eccellenti” di questa tornata elettorale. Da Vittorio Sgarbi, ad Alessandra Mussoli, da Claudio Borghi alla moglie Calderoli, fino ai vari Renzi, Bonino e Calenda (questi ultimi rimasti fuori perché le loro liste non hanno superato il 4%). Ecco in quadro di chi rimane fuori.
Fratelli d’Italia – Sfumano i sogni europei dell’indagato ed ex sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, che si è posizionato solamente decimo nella lista di Fratelli d’Italia nel Sud Italia: “Ho i voti” aveva detto il critico d’arte dopo aver strappato un posto nelle liste del partito della premier Giorgia Meloni. Ma nonostante la campagna elettorale (con tanto di comizio in una piazza deserta) ha raccolto solamente 22.900 preferenze. Se Fdi festeggia l’aver migliorato i risultati delle scorse politiche, non può esultare Vincenzo Sofo, compagno di Marion Maréchal, nipote di Marine Le Pen (fresca di trionfo in Francia): europarlamentare uscente – eletto con la Lega e transitato in casa Meloni – Sofo si ferma al tredicesimo posto al Nord-Ovest con 8.090 preferenze. Lontanissima dal successo Giovanna Giolitti: la bisnipote dello statista liberale della storia italiana del primo Novecento è arrivata penultima nella lista di Fdi nel Nord-Ovest raccogliendo solamente 2.984 voti.
Nel Pd – In casa Partito Democratico fine dei giochi per Patrizia Toia: la sua presenza ininterrotta al Parlamento europeo dal 2004 termina qui. Si piazza solamente nona nella lista dem nel Nord-Ovest con 29.735 preferenze. Non ce l’ha fatta nemmeno l’ex sardina Jasmine Cristallo, settima nelle liste Pd al Sud. Esclusi anche l’ex deputato Emanuele Fiano e l’ex co-portavoce di Europa Verde, Eleonora Evi (che rimane deputata), rispettivamente ottavo e decima nella circoscrizione Nord-Ovest.
In Forza Italia – Si conclude l’esperienza al Parlamento europeo per Alessandra Mussolini: candidata in due circoscrizioni con Forza Italia l’europarlamentare uscente è ottava al Centro (con 6.086 preferenze) e addirittura terzultima al Sud (con 7.314 voti). Tra gli azzurri l’eterno Luigi Grillo – storico nome che ha attraversato varie stagioni politiche e finito nella lista degli impresentabili della commissione Antimafia– è solo 15esimo al Nord-Ovest con meno di 1.500 preferenze. In casa Forza Italia vanno male anche gli ex leghisti: bocciati nella circoscrizione Nord-Ovest Marco Reguzzoni (nonostante il voto di Umberto Bossi, che ha fatto innervosire Salvini) e Roberto Cota, rispettivamente ottavo e decimo in lista. Resta fuori anche l’ex presidente della Regione Lazio Renata Polverini, sesta al Centro (con 8.500 preferenze).
Nella Lega – Nel Carroccio disfatta per Claudio Borghi: dopo le critiche alla bandiera dell’Europa e i duri attacchi il 2 giugno al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, l’attuale senatore leghista si piazza solamente sesto al Centro, raccogliendo 9.142 preferenze. Sempre nella Lega, ma nella circoscrizione Nord Ovest, fuori dai giochi Gianna Gancia compagna dell’ex ministro Roberto Calderoli: si ferma al decimo posto in lista con 8.353 voti.
Nel M5s – Nel Movimento 5 stelle – che ha perso ben 2 milioni di voti – l’ex sindaco di Bagheria (nel Palermitano), Patrizio Cinque, non riesce a raggiungere l’Europarlamento: è terzo nella circoscrizione Isole con poco meno di 31mila voti. Niente da fare anche per Paolo Bernini: eletto alla Camera con il M5s alle Politiche del 2013, aveva suscitato numerose polemiche per le sue teorie complottiste: negli ultimi anni invece è stato molto impegnato nelle attività a tutela degli animali. Si ferma al quarto posto nella circoscrizione Nord-Est con poco più di 5mila voti.
Liste sotto il 4% – Esclusi eccellenti anche i leader e gli esponenti delle liste che non hanno superato il 4%: e lista qui è lunga. In Stati Uniti d’Europa fuori Matteo Renzi ed Emma Bonino, ma anche – fra gli altri – Raffaella Paita e Alessandro Cecchi Paone. Al Sud niente da fare per Sandra Lonardo: la moglie di Clemente Mastella raccoglie 32.074 preferenze ed è quarta in lista. Stesso discorso in casa Azione: niente sbarramento superato e nessun eletto neppure il leader Carlo Calenda né, ad esempio, l’ex ministra Elena Bonetti (solo terza con 12.539 voti al Nord-Ovest). Esclusi anche il giornalista Michele Santoro e tutti i candidati della lista Terra Pace Dignità, tra i quali la scrittrice Ginevra Bompiani, l’attore Paolo Rossi e il vignettista Vauro Senesi.