Nel documentario “I Am: Celine Dion” il racconto senza sconti del dietro le quinte della lotta che l’artista ha intrapreso contro una malattia che le ha cambiato la vita
Cresce l’attesa per il documentario “I Am: Celine Dion” in arrivo su Prime Video il prossimo 23 giugno. Intanto la grande artista, che combatte ormai da anni contro la sindrome della persona rigida. La malattia colpisce il sistema nervoso centrale e le ha causato lo stop forzato da tutte le attività live. La Dion ha concesso una intervista tv alla NBC News, che andrà in onda integralmente domani in America.
La giornalista Hoda Kotb ha chiesto all’artista: “Può avere degli spasmi così forti da rompersi una costola?”. La riposta è stata: “Ad un certo punto mi sono rotta delle costole perché a volte quando è molto grave...”. Poi ha spiegato nel dettaglio cosa avviene, quando ha gli spasmi: “È come se qualcuno ti stesse strangolando, come se qualcuno ti stesse spingendo la laringe. Ma può anche verificarsi nella zona addominale, nella colonna vertebrale, nelle costole e nelle mani. Sono crampi, ma è come se fossero in una posizione in cui non puoi sbloccarli. Tutto questo mi causa difficoltà quando cammino e non mi permette di usare le corde vocali per cantare come sono abituata”. So che niente mi fermerà”.
“I Am: Celine Dion” è diretto dalla regista nominata all’Oscar Irene Taylor. Un racconto senza sconti del dietro le quinte della lotta che l’artista ha intrapreso contro una malattia che le ha cambiato la vita. Il 21 giugno uscirà la colonna sonora del documentario che comprende venti canzoni tra i più grandi successi come “The Power of Love”, “My Heart Will Go On” e la più recente “Love Again”, più sette tracce contenute nel documentario composte dal violoncellista Redi Hasa e prodotte da Alberto Fabris. “Voglio ringraziare il compositore Redi Hasa per la straordinaria colonna sonora di questo film, il suo stretto collaboratore Alberto Fabris, e tutti i musicisti che hanno condiviso il loro incredibile talento con noi”, ha detto Celine.