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L’ex direttore dell’Espresso Luigi Vicinanza è il nuovo sindaco di Castellammare di Stabia, al voto dopo lo scioglimento per camorra

Il nuovo sindaco di Castellammare di Stabia è Luigi Vicinanza, giornalista, già direttore di diversi giornali del gruppo Finegil e soprattutto dell’Espresso. I dati dello spoglio sono in aggiornamento, ma Vicinanza – alla guida di una coalizione di centrosinistra – ha raccolto circa il doppio dei voti dello sfidante, Mario D’Apuzzo, candidato del centrodestra. Castellammare è uno dei tre Comuni del Napoletano tornati al voto dopo gli scioglimenti per presunte infiltrazioni della camorra. Tra i candidati consiglieri con il Partito Democratico c’è anche Sandro Ruotolo, che correva anche per le Europee. “Sarò il sindaco di tutti, tranne che dei camorristi” le prime parole del neosindaco.

Vicinanza, 68 anni, ha cominciato la sua carriera come corrispondente dell’Unità dalla città stabiese. Successivamente ha lavorato a Repubblica, al Mattino come vicedirettore, alla Città di Salerno e al Centro come direttore. E’ durante la sua direzione che il giornale abruzzese si ritrova a seguire gli eventi drammatici del terremoto dell’Aquila del 2009. Nel 2010 diventa direttore editoriale dei 18 giornali locali Finegil/Gruppo Espresso, un capillare sistema di informazione cittadina e provinciale in dieci regioni italiane, di cui è stato anche consigliere d’amministrazione. Nello stesso anno gli viene conferito il premio nazionale Paolo Borsellino per la legalità. Secondo il dizionario Treccani ha coniato il neologismo mediasettizzato (cioè omologato al tenore, alle situazioni e alle atmosfere dei programmi televisivi delle reti Mediaset), scrivendolo per la prima volta nel 2001 in un suo articolo su Repubblica. Alla fine del 2014 arriva alla direzione dell’Espresso: sotto la sua guida il settimanale pubblica i LuxLeaks, le informazioni relative alle disinvolte pratiche fiscali adottate in Lussemburgo negli anni in cui è stato primo ministro Jean-Claude Juncker; la lista Falciani sui conti segreti degli italiani in Svizzera; i Panama Papers nell’aprile 2016 sulle società offshore costituite all’estero. Dal 2016 al 2019 è stato anche direttore del Tirreno, a Livorno.