Selvaggia Lucarelli ha presentato il suo libro “Il vaso di pandoro – Ascesa e caduta dei Ferragnez” nell’ultima puntata del podcast “Passa dal BSMT” di Gianluca Gazzoli. “Dal punto di vista reputazionale, quello che sta facendo Fedez oggi è totalmente sbagliato: – ha affermato la scrittrice – è uno sbruffone che vuole recitare la parte, che ti sbatte in faccia i suoi beni di lusso, la Ferrari, le serate con gli amici. Non so dove voglia andare. Probabilmente è stato così tanto compresso che, ad un certo punto è partito. Con la Ferragni farei una chiacchierata. Da lei mi aspettavo più maturità umana e professionale, dopo il video di scuse e il milione donato. La madre a capo di una sua società? Speravo che avesse capito che non ha bisogno di consenso zuccheroso della famiglia, ma di esperienza. La crisi rischia di essere irreparabile”.
Tra i due Selvaggia non ha dubbi: “Penso che la più recuperabile sia lei, quindi non mi piacerebbe chiacchierata con lui, non sarebbe interessante perché lui è troppo avvitato su se stesso, non ha capacità di ascolto. Lei la vedo più sprovveduta di strumenti, forse meno intelligente, senza insulto, però probabilmente più umana”.
Quello che non è piaciuto all’autrice è come Fedez nel momento massimo del caso del “pandoro gate” sia scomparso nel nulla: “La falena con la velocità di un jet è sparita nel nulla, è andata altrove. Io credo che Fedez abbia temuto incredibilmente il contagio reputazionale. Lo sto dipingendo come una persona cinica, opportunista, ma è difficile esprimere un giudizio più tenero quando te ne scappi nel momento più difficile, se non l’unico, dal punto di vista professionale nella vita di tua moglie. Lei è passata dalle stelle alle stalle, un successo incontrastato incredibile per 15 anni, non aveva l’esperienza degli alti e bassi”.