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“Io credo che la questione principale sia il ruolo dell’Ue. Noi non abbiamo messo in dubbio il sostegno” a Kiev, ma “continuiamo a insistere anche sul ruolo diplomatico e politico dell’Unione europea che fino a oggi è mancato“. Così Elly Schlein dalla sede nazionale Pd al Nazareno, replicando a una domanda di Wanda Marra del Fatto Quotidiano, in merito al possibile crollo elettorale di Macron e Scholz, tra Parigi e Berlino, anche per le posizioni più oltranziste sul tema della guerra e delle armi in Ucraina, e sulla possibilità di un cambio di rotta spinto dai dem all’interno della famiglia socialista di S&D.
“La guerra rafforza le preoccupazioni e le angosce dei cittadini europei. E le paure sono la benzina scelta dalle destre nazionaliste in tutta Europa. Noi continueremo a lavorare uniti per creare le condizioni per una ‘pace giusta‘, in Ucraina come in Medio Oriente. Ma se l’Europa non trova una sua voce forte e sola in politica estera, rischiamo di restare afoni. Quindi non si mette in discussione il supporto a un popolo ingiustamente invaso in modo criminale e continuiamo a insistere per lo sforzo diplomatico”, ha concluso Schlein.