Hanno patteggiato a un anno, con pena convertita in sanzione pecuniaria pari a 10mila euro ciascuno, Giuseppe Loiero e la madre Giovanna Anoia, rispettivamente legale rappresentante e responsabile delle linee produttive della Glg srl, accusati in concorso di omicidio colposo della 20enne Anna Bellisario che aveva mangiato un tiramisù venduto come vegano ma che in realtà conteneva mascarpone per lei letale. La giovane, secondo le indagini del pm Luca Gaglio e dell’aggiunto Tiziana Siciliano, ha perso la vita il 5 febbraio 2023, dopo dieci giorni di coma in seguito allo choc anafilattico provocato dal dessert Tiramisù con marchio Mascherpa, prodotto dalla Glg srl, che in realtà conteneva mascarpone e, quindi, tracce di latte a cui la ragazza era fortemente allergica.

Ciò è accaduto perché, secondo quanto emerso dagli accertamenti della Procura, si “preparavano i prodotti vegani e non vegani nello stesso ambiente, in contemporanea sullo stesso tavolo” in modo che ci fosse una contaminazione tra “preparati di origine animali” con “ingredienti di origine vegetale”. Secondo quanto stabilito dal patteggiamento, accolto oggi dal gup Cristian Mariani, è stata revocata la misura interdittiva per ciascuno degli imputati e c’è stato “un pieno risarcimento delle parti civili“, la vittima e il suo fidanzato, come ha fatto sapere il difensore Guido Camera. Inoltre, tramite la società Bdo Service, “sono state fatte tutte le azioni di rimedio che accertassero che la società adesso è assolutamente in regola e che ha fatto una serie di migliorie importanti”.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Vittorio Brumotti: “Dai pugni in faccia alla rottura della mascella, fino a ‘semplici’ intimidazioni, ho vissuto di tutto. Papà era un ex carabiniere”

next