Elettrico, non solo incentivi, soluzioni e difficoltà. Ma anche opportunità. Al Festival dell’elettrico di Roma, gli Electric Days, promosso da Motor1.com e InsideEVs.it, non c’è stata solo la possibilità di provare una delle più alte offerte relative agli ultimi modelli dei vari costruttori nel segmento delle vetture a zero emissioni. Ma anche quella di approfondire il tema della decarbonizzazione e di una mobilità davvero sostenibile, grazie alle spiegazioni di Michele Crisci, Presidente di Volvo Car Italia, uno dei costruttori a livello globale e anche nazionale più impegnati sul tema.

“Negli anni più recenti – ha detto Crisci – la sostenibilità si è spostata dal piano della responsabilità individuale a quello della responsabilità aziendale. In virtù delle esigenze legate alla transizione energetica la sostenibilità è diventata anche un’opportunità straordinaria di sviluppo per le aziende che ne hanno sempre fatto un valore di marchio, come è il caso di Volvo. La ricerca legata alle nuove tecnologie e i progetti di collaborazione finalizzati alla definizione dei futuri contesti di mobilità come la Green City Zone di Göteborg, hanno procurato e procurano a Volvo grandi possibilità di crescita. Attraverso la proposta della propria strategia legata alla mobilità elettrica, Volvo interpreta il ruolo di Casa all’avanguardia nella trasformazione del mondo della mobilità proprio in chiave di sostenibilità e così facendo garantisce anche a se stessa un futuro sostenibile”.

Il laboratorio di Göteborg consente sperimentazioni sulla ricarica a induzione o sulla ricarica bidirezionale. In Italia, al momento l’impegno è concentrato su alcune stazioni di rifornimento e sul car sharing nel distretto di Portanuova a Milano per abbassare le emisisoni di CO2 del quartiere. Insomma, un impegno a 360° teso a rispettare gli impegni presi: e cioè ridurre del 40% l’impronta di CO2 per ogni auto prodotta entro il 2025, e di divenire carbon neutral nel 2040. Oltre si intende a superare il 69% di energia neutrale dal punto di vista climatico, necessaria per le attività opeative aziendali, dopo il salto avanti fatto rispetto al 2019 (55%). Senza dimenticare l’obiettivo già centrato, quello cioè degli impianti di produzione a livello globale, ormai al 100% di utilizzo di energia elettrica pulita, rispetto all’80% del 2019, anno nel quale è stata pianificata la strategia del brand in materia si sostenibilità.

Per poi finire ai materiali utilizzati, sempre più provenienti dal riciclo come dimostra la Volvo EX30 realizzata con il 25% di alluminio, 17% di acciaio e plastica riciclati. La morale poi la fanno i risultati di mercato con Volvo che in Italia è passata dall’1 al 6% di quota nell’elettrico, con 4.500 vendite dal lancio della EX30 (400 unità al mese). L’opportunità, appunto.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Dacia Talks, riflessioni a voce alta su decarbonizzazione e futuro della mobilità

next
Articolo Successivo

Incentivi statali, dopo l’all-in sulle elettriche ora tocca alle motorizzazioni tradizionali

next