Il gruppo Eni avvia la cessione del 10% di Saipem su un totale del 31,2% posseduto. Lo si legge in una nota in cui viene indicato che le azioni oggetto del collocamento non rientrano tra quelle vincolate nel patto parasociale con Cassa depositi e prestiti sul 25% del capitale del gruppo dell’ingegneria energetica, che quindi “non sarà soggetto a modifiche”, lasciando inalterato “il controllo congiunto” e paritetico su Saipem. Attualmente l’azionariato del gruppo di infrastrutture e servizi per l’industria petrolifera vede Eni al 31%, Cdp al 12,8%, Intesa Sanpaolo al 3%.

Agli attuali valori di borsa la cessione del 10% dovrebbe fruttare ad Eni circa 390 milioni di euro e lasciare il gruppo petrolifero al 21%, ancora primo azionista. Il collocamento della quota sarà curato da Citigroup, Goldman Sachs, Intesa Sanpaolo, Natixis e UniCredit. Eni si è impegnata a non vendere sul mercato ulteriori azioni di Saipem per un periodo di 180 giorni senza il consenso delle banche coordinatrici dell’operazione.

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