Una stagione in crescita, una salvezza quasi miracolosa e una conferma, quella di Luciano Spalletti, che per Michael Folorunsho ha il sapore della vittoria più bella. Il centrocampista del Napoli, quest’anno in prestito al Verona, sta vivendo un sogno chiamato Europeo: partirà per la spedizione di Euro 2024 in Germania e proverà a mettere in difficoltà il ct. Quasi non ci credeva. Anche perché la sua storia parte da lontano, da quando a dirla tutta voleva anche smettere.

Estate 2017. Folorunsho aveva 19 anni e aveva deciso di non continuare a giocare, dopo l’esperienza nelle giovanili della Lazio. I biancocelesti non volevano tenerlo: Simone Inzaghi non era convinto di portarlo in prima squadra per il carattere non proprio semplice e lui stava già pensando a come costruirsi una carriera in un altro mondo. Ma a chiamarlo è la Virtus Francavilla in Puglia: colori simili (bianco-azzurri), categoria diversissima, la Serie C, e la certezza da parte della società che fosse un giocatore da ricostruire. Sulla testa. Lo allenava Gaetano D’Agostino, l’ex centrocampista di Udinese e Fiorentina: quel ruolo lo conosce benissimo, ma gli era chiaro che non fosse un problema di qualità, quanto di costanza. Folorunsho andava “messo in riga”, ha ripetuto più volte D’Agostino. Detto, fatto.

In due anni in Puglia, Folorunsho segna 10 gol, ma soprattutto dimostra un’intelligenza tattica che convince il Napoli a puntare su di lui. De Laurentiis lo acquista e lo gira subito al Bari in prestito, dove gioca però poco. Non è ancora pronto: infortuni, partite altalenanti (poche: solo 12 in stagione) e una forma che fatica ad arrivare. Quindi, un nuovo prestito sempre in Serie B alla Reggina, dove ad allenarlo arriva dopo pochi mesi Marco Baroni (ora nuovo allenatore della Lazio): 30 presenze e 6 gol in Calabria, è il miglior marcatore della squadra che arriva a metà classifica in Serie B. Torna a Napoli, ma si trasferisce a Pordenone, dove gioca sei mesi. Quindi torna a Reggio per altri sei.

Ma il Bari è nel suo destino: lo scorso anno è stato protagonista della squadra che è arrivata a giocarsi la finale playoff persa contro il Cagliari all’ultimo secondo. Gioca 27 partite, segna 8 gol e si merita comunque il palcoscenico della Serie A. Che vive con il Verona: 34 partite, 5 gol, 1 assist e la chiamata di Spalletti. Maturazione completa. Figlio di genitori nigeriani, nato a Roma, ora sogna di poter avere anche una sola occasione con la maglia della Nazionale. E quell’azzurro ora ritorna: Conte lo valuterà in ritiro e capirà se trattenerlo per la prossima stagione o se fargli fare ancora le ossa altrove, per 12 mesi. Gli Europei saranno decisivi.

La guida a Euro 2024
Gironi, classifica e regolamento: chi passa agli ottavi di finale
Gruppo A – La Germania che vuole tornare grande e l’Ungheria di Marco Rossi
Gruppo B – Italia nel girone più duro. La solita Spagna, la Croazia all’ultima chance
Gruppo C – L’Inghilterra “per portarla a casa” e la Danimarca per ritrovarsi
Gruppo D – La Francia dei fenomeni e l’Olanda della nuova generazione
Gruppo E – Il Belgio della transizione e la Slovacchia di Calzona
GRUPPO F – L’eterno Ronaldo contro le giovani stelle di Turchia e Georgia

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