Cancellato dai residenti del comune del centro Italia in cui vive e dagli elenchi elettorali per un errore burocratico. E per il seggio è addirittura irreperibile. Accade anche questo alle elezioni europee e comunali. Un caso singolare ma che potrebbe accadere a qualunque cittadino e che genera un precedente. Il caso è stato scoperto quasi per caso sabato mattina perché il residente era andato a chiedere il duplicato della tessera elettorale (andata persa). “Lei non può votare”, la risposta. Il motivo? Qualche giorno prima, un vigile urbano si era recato alla sua abitazione per consegnare un atto ma dopo tre tentativi nessuna risposta pervenuta. Questo è bastato per essere considerato irreperibile: il tutto, senza lasciare un messaggio o una mail.

Dall’irreperibilità al mancato certificato di nascita
Il caso si sarebbe dovuto risolvere con un decreto emanato dalla commissione prefettizia – in funzione durante i due giorni elettorali – che dirime questioni ad horas. Giusto il tempo di mandare tutti i documenti necessari e il residente sarebbe stato riammesso al voto. Poi, però si è innescata un’ulteriore questione. Tra i vari documenti domandati dalla prefettura è richiesto anche il certificato di nascita, condizione necessaria per essere considerato residente di un Comune a tutti gli effetti. Incidentalmente nato all’estero, la Prefettura non ha (o meglio ha perso) il certificato: essendo residente da oltre 9 anni, il documento deve essere necessariamente presente negli archivi. Dunque, effettivamente, è da diversi anni che l’uomo risulta “non residente” per un errore non suo. Considerando il fatto che nelle elezioni precedenti non si era posto alcun tipo di problema il caso si è concluso con la riammissione al voto. Burocraticamente irreperibile, ora il nodo rimane la riacquisizione della residenza.

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