Musica

Giuni Russo morta da vent’anni: artista magica, potente e unica nella musica italiana. Da Alice a Tiziano Ferro per celebrarla all’evento “Voci Parallele”

La sua arte spaziava dal pop al jazz, dal pop all’opera fino alla musica etnica

A vent’anni dalla sua prematura scomparsa (14 settembre 2004), Giuni Russo rimane ancora oggi indimenticabile e unica nel panorama della musica italiana. La sua voce magica e potente ha conquistato non solo migliaia di fan, ma anche colleghi illustri come Franco Battiato, con il quale l’artista aveva stretto anche un legame di amicizia fraterna e profonda. La sua voce e il suo percorso artistico spaziavano dal pop al jazz, dal pop all’opera, fino alla musica etnica. Da “Un’estate al mare” ad “Alghero” fino a “Mediterranea”, “La sua figura” e l’intensa interpretazione (l’ultima quando era già malata) di “Morirò d’amore” al Festival di Sanremo 2003, dopo 35 anni di assenza su quel palco. Tra i produttori e arrangiatori del brano c’era proprio Franco Battiato.

Per ricordare la grande artista è stato organizzato un evento “Voci Parallele” all’Auditorium della Nuvola di Roma, il 14 settembre dalle 21, per la rassegna EUR Culture. Saliranno sul palco colleghi e amici Alice con il pianista Carlo Guaitoli, Antonella Ruggiero, Arisa, Dulce Pontes, Irene Grandi, Laura Catrani, Mario Incudine con il polistrumentista Antonio Vasta , Tenores di Neoneli, Paolo Fresu, Rita Pavone, Ron, Roberto Cacciapaglia, Simone Cristicchi e Amara. Infine un intervento esclusivo di Tiziano Ferro. Ad accompagnarli, una straordinario ensemble di musicisti: il quartetto d’archi Roma Tre Orchestra String Quartet e la sezione ritmica composta da Antonello D’Urso alle chitarre, Andrea Torresani al basso, Giordano Colombo alla batteria, Fabio Gangi alle tastiere, Stefano Medioli al pianoforte e direzione musicale.