Il crollo dell’affluenza alle Europee non risparmia neppure le grandi città Italiane. Nonostante questo, però, il Partito democratico tiene in quasi tutte le città e in molti casi riesce anche a guadagnare voti rispetto alle politiche del 2022. Il partito di Giorgia Meloni, invece, perde migliaia di voti nei principali centri: 80mila solo a Roma, dove però mancano ancora i risultati di 78 sezioni sulle 2.599 della Capitale. Aumentano in maniera esponenziale i voti di Alleanza Verdi-Sinistra da Nord a Sud (e non solo nelle circoscrizioni dove era candidata Ilaria Salis), mentre crolla il consenso elettorale del M5s in particolare nelle città meridionali (come Palermo e Napoli). Infine finisce l’idillio con le cosiddette “ztl” del trio Renzi-Bonino-Calenda, con un crollo dei risultati – in particolare a Milano e Roma – rispetto alle Politiche. È questo il quadro che viene fuori dall’analisi del voto per le Europee nelle principali sei città italiane: Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo e Genova. Due tornate elettorali differenti, ma il confronto – sui voti assoluti – può essere utile per individuare l’orientamento dei principali centri d’Italia. Una premessa fondamentale riguarda i dati dell’affluenza: alle Europee hanno votato 23.244.590 elettori, meno del 50% degli aventi diritto: nel 2022 alla Politiche hanno votato circa sei milioni di italiani in più, cioè 29.413.657, pari al 63,91 %. Ecco il punto città per città.
Roma – Al voto nella Capitale sabato e domenica ha partecipato poco più di un milione di romani, oltre 330 mila in meno delle Politiche del 2022. Quando mancano ancora 78 sezioni sulle 2.599, tutti i partiti perdono voti, tranne Alleanza Verdi-Sinistra che si piazza al terzo posto con oltre 104mila voti, ottenendo ben 44mila preferenze in più rispetto alle Politiche. Il partito che lascia per strada più consensi (ben 80mila) è Fratelli d’Italia che passa dai 357.821 del 2022 a 277.574 voti. Mantiene il primo posto, ma il crollo permette al Partito Democratico di avvicinarsi molto, grazie ai 262.447 consensi ottenuti, che sono comunque 28mila in meno delle Politiche. Ma nella Roma di Carlo Calenda è soprattutto il defunto “terzo polo” a volatilizzarsi. Alle politiche il duo Renzi-Calenda si presentavano con un’unica lista (che a Roma aveva conquistato quasi 130mila voti) mentre Emma Bonino correva con +Europa (incassandone oltre 41mila). Alle Europee, invece, Bonino e Renzi avevano la loro lista, Stati Uniti d’Europa, mentre Calenda andava, in solitaria, con Azione. Sommando gli ultimi risultati della lista di Renzi e Bonino (40mila voti) a quelli di Azione di Calenda (poco più di 43mila voti), si evince che il trio centrista ha perso in un anno e mezzo quasi 95mila voti. Crollo dei consensi anche per il Movimento 5 stelle che passa dai 174mila del 2022 ai meno di 100mila di domenica. Meno 19mila voti per Forza Italia-Noi moderati (che correvano divisi alle Politiche mentre nella stessa lista alle Europee) e 13mila consensi in meno anche per la Lega di Matteo Salvini.
Milano – Nel capoluogo Lombardo nonostante i circa 130mila elettori in meno rispetto alle Politiche, guadagnano voti Pd e Alleanza Verdi-Sinistra mentre arriva al capolinea l’idillio di Renzi-Bonino-Calenda con Milano. Il partito di Elly Schlein è il più votato con 158.506 voti, ottenendo circa 3mila consensi in più del 2022. Il partito di Fratoianni e Bonelli vola a oltre 53mila voti (oltre 21mila le preferenze per Salis in città), quasi 15mila in più delle Politiche. I due partiti di sinistra, tra l’altro, prendono più voti nelle periferie che nelle sezioni elettorali del centro di Milano. Il partito di Meloni si piazza al secondo posto con quasi 110mila voti ma ne perde oltre 15mila rispetto alle Politiche. E mentre il partito di Salvini perde 7.700 consensi in un anno e mezzo, recupera circa 1.500 voti Forza Italia-Noi moderati (unica lista del centrodestra a migliorare i risultati assoluti del 2022). 20mila voti, invece, sono quelli persi dal Movimento 5 stelle rispetto alle Politiche. Ma le Europee a Milano segnano “l’abbandono” dei centristi. Nel 2022 sommando i dati di Azione-Italia viva (95.511 voti) con quelli di +Europa (33.457) si ottenevano quasi 129 mila voti e insieme sarebbero stati la seconda forza della città dopo il Pd. Adesso invece metà dei voti di Renzi-Bonino-Calenda non vengono riconfermati: Azione ottiene solo 32.633 preferenze e Stati Uniti d’Europa si ferma a 32.156 voti. Oltre Roma, quindi, anche Milano esprime la stessa tendenza.
Napoli – Il capoluogo campano conferma un aspetto costante in particolare nelle regioni del Sud: il Movimento 5 stelle è la lista a perdere più consensi. Con 110mila elettori in meno rispetto alle politiche, il partito di Giuseppe Conte passa da 150mila preferenze passa a 71mila, 79mila in meno del 2022. Da primo partito a Napoli il M5s cede il gradino più alto del podio al Pd che, nonostante il calo dell’affluenza, ottiene quasi 15mila voti in più delle Politiche, passando da 56.377 voti ai 71.323 di domenica. Anche nel capoluogo campano è Alleanza Verdi-Sinistra a guadagnare di più: +21mila voti rispetto al 2022. Da meno di 13mila il partito di Fratoianni e Bonelli arriva a oltre 34mila consensi. Nel centrodestra Fratelli d’Italia (terzo dopo Pd e M5s) perde 8mila voti, Forza Italia-Noi moderati meno 6mila mentre guadagna circa 1.500 consensi la Lega di Matteo Salvini (passando da 6.785 a 8.456). E anche a Napoli il trio Renzi-Bonino-Calenda perde 8.500 voti: Stati Uniti d’Europa ottiene poco più di 11mila voti e Azione 8.373.
Torino – Nel capoluogo piemontese – dove si votava anche per le Regionali – migliorano i risultati delle Politiche Pd, Avs e Forza Italia. Anche qui l’affluenza è più bassa delle Politiche, con 60mila elettori in meno alle urne. I dem di Elly Schlein si confermano primo partito a Torino con oltre 100mila voti (+3.300 rispetto al 2022) e aumentano il distacco da Fratelli d’Italia, che passa da +17.500 voti delle Politiche a +26.300 alle Europee. Il partito di Giorgia Meloni, infatti, ottiene 73.787 voti, 5.500 in meno del 2022. 6mila quelli persi dalla Lega che passa da quarta lista di Torino a sesta. Con 39.283 voti (15mila in più delle Politiche) Alleanza Verdi-Sinistra raggiunge il podio. Dietro c’è il Movimento 5 stelle a poco meno di 30mila voti (15mila in meno del 2022). Le liste di Italia Viva, +Europa e Azione ottengono 29mila voti in meno delle Politiche, mentre nel centrodestra migliora Forza Italia-Noi moderati raccogliendo 4mila voti in più.
Palermo – La Sicilia non è più il grande bacino elettorale del Movimento 5 stelle. A Palermo – dove alle urne si sono recati 189.211 elettori, il 36% degli avanti diritto e 90mila in meno rispetto alle Politiche – la lista di Giuseppe Conte si conferma prima ma passa da oltre 92mila preferenze del 2022 a poco più di 40mila, 52mila in meno. A crescere di più è il duo Forza Italia-Noi moderati che, con 35.427 voti (+11.500 rispetto al 2022), supera Fdi e Pd e si piazza al secondo posto, poco distante dal M5s. All’ultimo gradino del podio il Partito democratico che sorpassa Fdi: il Pd infatti perde meno voti rispetto al partito di Meloni, raggiungendo i 32.772 consensi (-2.500 rispetto al 2022). Fratelli d’Italia, invece, segna un meno 12mila voti, fermandosi a meno di 30mila consensi. Al quinto posto con quasi 16mila voti, si posiziona Alleanza Verdi-Sinistra che segna un +9.500 rispetto al 2022: partito trainato non solo da Salis (con 6mila preferenze) ma soprattutto dall’ex sindaco della città Leoluca Orlando (6.464 preferenze). Perde voti (-6mila) anche la Lega come Azione e Stati-Uniti d’Europa (-29mila voti rispetto al 2022). Da segnalare anche il risultato di Libertà: la lista del sindaco di Taormina, Cateno De Luca, ottiene solo 5.767 voti, oltre 9 mila in meno di quelli ottenuti da Sud chiama Nord (movimento di De Luca) alle scorse Politiche.
Genova – Nel capoluogo ligure il Pd mantiene il primato e migliora, ottenendo 68.123 voti, 1.200 in più delle Politiche e nonostante i 58mila elettori in meno. Fratelli d’Italia, invece, anche qui perde consensi: supera quota 47mila, ma sono 3.500 in meno del 2022. Anche qui boom di Alleanza Verdi-Sinistra (+7mila voti) mentre il dato peggiore è quello del Movimento 5 stelle: terza forza di Genova con 26.281 voti ma a meno 12mila dalle Politiche. Simili (-11.500) i voti persi da Calenda-Renzi Bonino mentre la Lega passa da oltre 20mila preferenze a meno di 14mila. Perde consensi anche Forza Italia (-4mila voti), nonostante il partito si presentasse in tandem con Noi moderati, del quale il governatore ligure Giovanni Toti (ancora ai domiciliari con l’accusa di corruzione) è il presidente del consiglio nazionale.