Politica

Lega, Fontana a difesa di Bossi: “Il senatùr non si tocca, non scherziamo”. Ma i salviniani tornano all’attacco: “Non tiene al partito”

La Lega si divide sulla figura di Umberto Bossi. L’ex segretario attacca Matteo Salvini da mesi, ma l’annuncio a urne aperte di aver votato Forza Italia ha provocato la reazione stizzita del leader del Carroccio e del suo candidato di punta, il generale Roberto Vannacci. Dichiarazioni che però hanno risvegliato l’anima storica del partito, con il governatore lombardo Attilio Fontana che si dice contrario a qualsiasi accusa o ipotesi di espulsione per il Senatùr: “Su Bossi non scherziamo – ha detto – Bossi è una cosa sulla quale neanche si può fare alcun accenno. Bossi è assolutamente il fondatore, colui che ha sempre consentito a tutti noi di svolgere attività. Bossi non si tocca“.

I salviniani si stringono, però, intorno al proprio leader e continuano ad andare all’attacco del vecchio capo della Lega. Come Susanna Ceccardi, ricandidata al Parlamento Ue e in attesa di capire se farà parte della prossima squadra leghista a Bruxelles: Bossi “ha dimostrato di non tenere alla Lega, aveva la possibilità di votare tanti candidati leghisti, militanti da tempo, e credo che si siano sentiti traditi. Queste parole denotano che Bossi sia stato mal consigliato”, ha detto a Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1.

Vannacci, che sul tema si era già espresso, intanto interviene per ammorbidire la propria posizione nei confronti del Senatùr: “Non ho detto detto che Bossi è un traditore e non lo direi mai – ha detto rispondendo ad Affaritaliani – Ho fatto l’esempio tratto dalla vita personale che se un amico ti volta le spalle si comporta in maniera molto discutibile. Ritengo comunque che le tante polemiche a ridosso del voto abbiano fatto presumibilmente scendere la percentuale alla quale la Lega si sarebbe potuta attestare”. Il generale si dice comunque molto positivo riguardo al futuro del partito: “Sono comunque convinto che la Lega sia alla vigilia di un grande rilancio. Ne sono certo. L’era delle polemiche è finita con il voto, ora si va avanti compatti come un manipolo e io sono un europarlamentare che si mette a disposizione per supportare questo rilancio e far crescere questa impressionante onda che si sta formando in tutta Europa. Stimo i governatori e i ministri del Carroccio e lavorerò insieme a loro perché solo insieme si è determinanti. Salvini ha fatto una scelta coraggiosa e, con coraggio, andremo avanti”.