Atti persecutori e abuso di mezzi di correzione. Sono questi i reati di cui è accusato un professore del liceo classico di Eboli denunciato da due suoi allievi diciassettenni. Il caso è scoppiato dopo la denuncia di un ragazzo e di una ragazza che di fronte all’ennesimo atto considerato come un sopruso si sono rivolti all’avvocato Nadia Lettera per raccontare quanto avrebbero subito da tempo. Secondo quanto riportato dal quotidiano locale La Città, il professore avrebbe rivolto insulti offensivi agli alunni, definendoli “bestie” e “iattura”. “Questo professore secondo quanto mi hanno detto gli studenti si rivolge loro con atteggiamenti non consoni al ruolo che riveste – ribadisce la legale a ilfattoquotidiano.it – con un linguaggio scurrile; li saluta dicendo ‘Sedetevi bestie’ e avrebbe atteggiamenti discriminatori tanto che qualcuno può usare il telefono in classe e altri no”.

Un comportamento che è stato sopportato a lungo dai genitori che hanno invano segnalato il tutto anche alla dirigente scolastica, secondo Lettera. Il 27 maggio scorso la goccia che ha fatto traboccare il vaso: “La ragazza che assisto – spiega ancora l’avvocato – era impegnata con la psicologa per un’attività programmata. Nonostante l’ufficialità dell’incontro la sua assenza in classe è stata ritenuta ingiustificata dal professore che ha l’ha punita con un “impreparata” sul registro, senza alcuna verifica”. A quel punto i genitori della studentessa si sono rivolti ai suoi legali.

L’avvocata Lettera si è dapprima rivolta alla dirigente Laura Maria Cestaro che – dice ancora la legale – “ha sostanzialmente preso le difesa del professore”. A quel punto è stato presentato un esposto. “Sono in molti a dire che con quel professore vengono dati voti a partire dal tre senza alcun motivo”.

Oltre che la magistratura della questione potrebbe occuparsene a breve anche l’Ufficio scolastico regionale che in questi casi è solito inviare un’ispezione per accertare i fatti e per raccogliere tutte le testimonianze necessarie ad aprire un dossier ed intervenire, se necessario, con eventuali provvedimenti disciplinari. Ilfattoquotidiano.it ha cercato la preside che però non ha voluto parlare: “Sto facendo gli scrutini”.

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