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“Sono legalmente cieco, la mattina non vedo niente. Ma è vantaggioso per la mia carriera”: la confessione di Jake Gyllenhaal

L'attore di Hollywood soffre della sindrome "dell'occhio pigro" dall'età di sei anni

di F. Q.
“Sono legalmente cieco, la mattina non vedo niente. Ma è vantaggioso per la mia carriera”: la confessione di Jake Gyllenhaal

È uno degli attori di Hollywood più apprezzati dalla critica e più desiderati, ma dietro il suo sorriso si nasconde una disabilità visiva. Jake Gyllenhaal, in occasione della presentazione della nuova serie tv “Presunto Innocente”, disponibile da domani su Apple TV+, ha dichiarato un aspetto inedito del tuo privato.

“Sono legalmente cieco, ma non essere in grado di vedere può avere i suoi vantaggi – ha affermato a The Hollywood Reporter – dice l’attore 43enne – Quando mi sveglio al mattino non riesco a vedere proprio nulla, prima di indossare gli occhiali. È una dimensione mia, un posto dove posso stare solo con me stesso e concentrarmi”.

L’attore ha avuto sin dall’età di sei anni la sindrome “dell’occhio pigro”, nota in medicina come ambliopia. È la riduzione dell’acuità visiva di un solo occhio nella maggior parte dei casi. Si tratta di una malattia monolaterale. Più raramente può interessare i due occhi. Per cercare di risolvere questo problema Jake Gyllenhaal usa le lenti correttive.

“Presunto innocente” è una miniserie di otto episodi su ossessione, sesso, politica, potere e amore. La serie è interpretata e prodotta proprio da Jake Gyllenhaal, basata sull’omonimo romanzo di Scott Turow, bestseller del New York Times. Gyllenhaal interpreta il ruolo principale del vice procuratore capo Rusty Sabich. Tutto ruota attorno ad un orribile omicidio che getta nel caso l’ufficio del procuratore di Chicago, quando un dipendente viene sospettato del crimine. L’accusato dovrà lottare per tenere unita la propria famiglia.

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