Si alza il sipario su Euro2024. Ventiquattro squadre – divise in sei gruppi – e una sola vincitrice. Storie che si intrecciano, nazionali che vogliono confermare il proprio dominio, outsider che potrebbero rivelarsi la grande sorpresa. Il Gruppo A riunisce queste caratteristiche: sulla carta tutto scontato, ma in una competizione come gli Europei – più che mai – l‘imprevisto può essere un fattore determinante e i pronostici possono essere ribaltati. Le favorite sono senza dubbio Germania (il paese ospitante) e Svizzera; occhio all‘Ungheria di Marco Rossi: considerarla sorpresa, dopo Euro2020, sarebbe quasi un errore. Sullo sfondo, la grinta e il cuore della Scozia potrebbe stravolgere tutto, forse come l’Islanda nel 2016 in Francia? Tra formazioni tipo e il calendario, ecco tutto quello che c’è da sapere sul Gruppo A.
La guida a Euro 2024, girone per girone: le favorite, le outsider e il programma completo
L’ultimo ballo di Kroos con la Germania
Tornare grande, a partire da Euro2024. La grande opportunità per il possibile riscatto è finalmente arrivata: dopo gli ultimi deludenti piazzamenti europei e mondiali, la Germania non può più tradire una tradizione abituata ad arrivare fino in fondo. La nazionale del tutto e subito, ha cambiato le sue prospettive (ma non la voglia di vincere) per il ricambio generazionale che ha colpito anche la panchina. Nagelsmann, ora, ha l’obiettivo di risollevare obiettivi e morale: quale occasione migliore se non davanti al proprio popolo. Eppure i fantasmi del lontano 2006 potrebbero tornare: fermati in casa, sul più bello. Sarà l’ultimo ballo di Toni Kroos con la nazionale tedesca: lui, come tutta la rosa, vuole spegnere la musica solo sul finale. Tenere i punti di fermi, per far maturare i più giovani: Neuer, Kimmich e Gundogan gli imprescindibili. Per Havertz e Musiala la prima vera opportunità di trascinare la Germania verso un trofeo che sarebbe un nuovo inizio. Il peso di dover vincere aumenta, ma per evitare l’ennesimo flop tutto deve passare dal campo.
La formazione tipo (4-2-3-1): Neuer; Kimmich, Rudiger, Tah, Raum; Kroos, Gundogan; Musiala, Wirtz, Havertz; Fullkrug. Allenatore: Julian Nagelsmann.
La solidità della Scozia
Priva di veri campioni, la stella della Scozia è la forza del collettivo. Nella sua storia, la nazionale non ha mai superato la fase a gironi. Il vero top player siede sulla panchina e si chiama Steve Clarke: da quando è ct, la nazionale scozzese ha sempre raggiunto la qualificazione. Non male per una squadra che non è mai stata abituata a grandi successi. Solidità difensiva ma non solo: la Scozia non starà di certo con il pullman parcheggiato davanti alla linea di porta. La qualità a centrocampo con Gilmour e McTominay non manca: l’uomo simbolo è senza dubbio Robertson. Non avere un vero e proprio punto di riferimento potrebbe essere la chiave per disorientare l’avversario. La Scozia non si è qualificata agli Europei per fare da semplice comparsa: un gioco per certi versi all’antica, ma pur sempre efficace.
La formazione tipo (3-4-2-1): Gunn; Porteous, Hendry, Tierney; Patterson, McCrorie, Gilmour, Robertson; McGinn, McTominay; Shanklan. Allenatore: Steve Clarke
Svizzera, Euro2024 per confermarsi
In bilico tra la sorpresa e la grande nazionale. Un limbo dal quale la Svizzera vuole uscire: la nazionale di Yakin è un “posso ma non voglio”. Definirli i cugini dell’Italia non sarebbe poi così inappropriato. E non si sta parlando della vicinanza geografica. Quanto piuttosto della quantità di giocatori “prestati” alla Serie A: Sommer, Rodriguez, Aebischer, Okafor e Ndoye. Nonostante le premessa di eterna incompiuta, la Svizzera si presenta a Euro2024 con il miglior piazzamento nella storia della nazionale: i quarti di finale di Euro2020 dopo aver battuto la favoritissima Francia, in una partita che ancora oggi dalle parti di Parigi non hanno il coraggio di raccontare e rivedere. E qui, il paradosso della Svizzera: questa l’occasione per essere ancora più credibili.
La formazione tipo (3-5-2): Sommer; Elvedi, Akanji Schär; Comert, Zakaria, Xhaka, Aebischer, Sierro; Ndoye, Amdouni. Allenatore: Murat Yakin.
L’Ungheria parla “italiano”
“Noi siamo abituati a soffrire e lottare. È la storia del mondo, chi ha talento arriva in vetta con poco sforzo perché Dio lo ha benedetto, chi ne ha meno come me e qualcuno dei miei deve lottare con unghie e denti per un posto al sole”. Parola di Marco Rossi, il ct che ha trasformato l’Ungheria da Cenerentola europea a realtà di talento e principi. La rosa ungherese è lo specchio di un allenatore che ha saputo dare una vera identità alla propria carriera sportiva. L’Ungheria ha raggiunto la terza qualificazione consecutiva agli Europei (la quinta nella storia) per un pareggio al 97′. La perseveranza batte il talento, Marco Rossi ne è un esempio: l’estro, però, non manca. Non chiamateli underdog: Szoboszlai e Nagy vogliono spingersi oltre.
La formazione tipo (3-4-2-1): Gulácsi; Orban, Lang, Szalai; Nego, Nagy, Schafer, Kerkez; Szoboszlai, Sallai, Varga. Allenatore: Marco Rossi.
Il calendario del Gruppo A
Prima giornata
Germania-Scozia (Allianz Arena di Monaco di Baviera) – 14 giugno, ore 21
Ungheria-Svizzera (RheinEnergieStadion di Colonia) – 15 giugno, ore 15
Seconda giornata
Germania-Ungheria (MHPArena di Stoccarda) – 19 giugno, ore 18
Scozia-Svizzera (RheinEnergieStadion di Colonia) – 19 giugno, ore 21
Terza giornata
Svizzera-Germania (Waldstadion di Francoforte) – 23 giugno, ore 21
Scozia-Ungheria (MHPArena di Stoccarda) – 23 giugno, ore 21
La guida a Euro 2024
Gironi, classifica e regolamento: chi passa agli ottavi di finale
Gruppo B – Italia nel girone più duro. La solita Spagna, la Croazia all’ultima chance
Gruppo C – L’Inghilterra “per portarla a casa” e la Danimarca per ritrovarsi
Gruppo D – La Francia dei fenomeni e l’Olanda della nuova generazione
Gruppo E – Il Belgio della transizione e la Slovacchia di Calzona
GRUPPO F – L’eterno Ronaldo contro le giovani stelle di Turchia e Georgia