C’era una volta la Lega Nord. O meglio, c’era una volta la Lega al Nord. Ma negli ultimi due anni il partito di Matteo Salvini sembra non riuscire più a scaldare i cuori delle regioni al di sopra del Po. Da queste parti il primo partito è diventato Fratelli d’Italia. E il 34 per cento leghista alle europee del 2019 è solo un lontano ricordo. Oggi la Lega fatica ad arrivare al 9 per cento.

Quattrocentomila voti persi in soli due anni. “Contano le percentuali” dice il segretario Salvini citando lo 0,1 per cento in più delle Europee 2024 rispetto alle Politiche del 2022. Ma il “capitano” ha dovuto scommettere tutto sul buon risultato del generale Roberto Vannacci per rimanere al timone del partito. E intanto la base leghista diventa sempre più insofferente nei confronti del suo leader.

Le telecamere del Fatto.it hanno raccontato per due anni questa insofferenza nei confronti di Salvini. Dal Veneto alla Lombardia. Filmando i raduni dei dissidenti e ascoltando le voci dei militanti che sul pratone di Pontida (altra roccaforte caduta). Un viaggio di quaranta minuti per raccontare la parabola di due anni di Lega.